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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Maggio 2022 | Fabrizio Santin

Maggio 2022

Fabrizio Santin, Senior Investment Manager, descrive il quadro macroeconomico del mese di maggio, con particolare attenzione all’inflazione e alla situazione in Europa, Stati Uniti e Cina.

I mercati stanno vivendo momenti estremamente difficili, con ritorni azionari che hanno arretrano di 10 punti percentuali e rendimenti obbligazionari ancora una volta in forte risalita. La paura dell’alto rischio stagflazione, cioè una situazione di stagnazione con un’alta inflazione ha portato il decennale statunitense al 3% e quello tedesco al 1% e spread sul governativo italiano 200 basis point.

 

Le Banche Centrali vogliono riportare le condizioni monetarie e finanziarie speditamente verso la normalità. La FED a inizio maggio ha rialzato di 50 punti base e nel corso dei mesi estivi rialzerà a colpi di almeno 50 basis point in altre due circostanze. Oltre a partire con il QT, ovvero il riassorbimento di liquidità effettuato, lasciando andare a scadenza ai titoli detenuti, senza sostituirli con nuovi acquisti.

 

In Europa, la BCE si appresta ad attuare mosse simili, partendo però da un contesto più difficile. L'inflazione, comprensiva dei prezzi dell'energia, sopra il 7%, impone un primo rialzo ad inizio estate, con un ulteriore rialzo entro fine anno. La guerra in Ucraina grava sulla fiducia di imprese e consumatori ma la situazione potrebbe peggiorare con impatto dell’imminente embargo al petrolio russo.

La recente testimonianza del governatore del Bank of England ha detto che l'inflazione sarà vicina al 10%, i salari reali saranno destinati a scendere, impattando negativamente sui consumi e si preferirà rialzare di 25 basis point invece che di 50, per non gravare ulteriormente su famiglie ed imprese

 

In Cina l'impatto delle politiche di contenimento sono dannose per l'attività economica, ma vengono mantenute per scopi ideologici. Xi Jinping non può mostrare fallimento della propria linea politica prima di ottenere la riconferma al Congresso del partito previsto il prossimo autunno. L'indebolimento del RMB osservato ad aprile, che ha perso il 4% contro dollaro, sembra essere coerente con i rischi. Nel 2022 si prevede una crescita economica di poco superiore ai quattro punti percentuali in Cina.

Fonte: Pictet AM Italia


Nelle ultime settimane i mercati sono passati a guardare i rischi recessivi, è difficile prevedere quando arriverà una recessione negli Stati Uniti, ma un sondaggio di Bloomberg tra gli economisti assegna una probabilità di poco superiore al 25% che questo accada entro 12 mesi.

 

Oltre alle preoccupazioni del mercato ci sono anche situazioni che potrebbero andare bene. Prima dello shock da guerra, l'economia mondiale cresceva in maniera solida, sopra potenziale. L'impatto della guerra ha rimosso dalla crescita un punto abbondante di crescita ed è dannoso soprattutto in Europa. Tuttavia, è gestibile in presenza di una corposa spesa fiscale.

 

Negli Stati Uniti sono maggiormente al riparo, soprattutto sul fronte della domanda interna. Tuttavia, il requisito fondamentale affinché i mercati ritrovino maggiore compostezza è l'inflazione attesa. Il mercato non crede che il picco sia stato raggiunto ed è spaventato dalle complicazioni logistiche relative al flusso di beni. In questo quadro, le aspettative di inflazione a lungo termine sono rimaste ben ancorate e nelle ultime settimane sono anche leggermente in discesa. Questo dà maggiori spazi di manovra alle Banche Centrali. Le valutazioni azionarie hanno subito un deciso arretramento e l'universo valutativo di una parte significativa delle aziende quotate al Nasdaq è tornato su livelli pre-COVID. La stagione delle trimestrali USA racconta imprese che aumentano il fatturato ad un ritmo vicino alla doppia cifra, ma con difficoltà sul fronte dei margini a causa di costi da logistica, materie prime in aumento e pressioni salariali.