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Sostenibilità ambientale

Intelligenti e sostenibili: al Salone del Risparmio Pictet ha discusso delle città del futuro

Aprile 2019

La sostenibilità declinata allo sviluppo delle città del futuro è diventata anche una delle più interessanti opportunità di investimento.

Sostenibilità: la parola d’ordine della decima edizione del Salone del Risparmio è anche una delle parole d’ordine di casa Pictet. Che, in occasione del Salone 2019, come main partner, ha discusso della progettazione e sviluppo delle città intelligenti del futuro proprio in un’ottica di sostenibilità. Alla conferenza “Smart is the new black. Intelligenti e sostenibili: la sfida delle città del futuro”, hanno partecipato due ospiti d’eccezione: il professore del Mit di Boston Carlo Ratti e l’assessora alla Trasformazione digitale della città di Milano Roberta Rocco.

Al Mit, l’ingegnere e architetto di fama internazionale Carlo Ratti dirige il Mit Senseable City Lab, un gruppo di ricerca specializzato proprio sullo studio degli impatti delle nuove tecnologie sul modo di intendere, progettare e vivere le città. Oggi oltre il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane. Ed entro il 2050 questa percentuale è destinata a raggiungere il 70%. Rispetto a questa previsione, le città dovranno essere quindi sempre più “smart” per migliorare la vita dei propri cittadini, rispondere alle loro esigenze e, al tempo stesso, essere sostenibili. Cioè ridurre l’impatto sull’ambiente ed essere quindi fonte di benessere per i propri cittadini.

La sostenibilità, soprattutto se declinata allo sviluppo delle città del futuro, è diventata oggi anche una delle più interessanti opportunità di investimento. Pictet Asset Management, attraverso la sua strategia dedicata, lanciata in Italia a settembre 2018, mira proprio a raccogliere l’enorme potenziale di crescita delle imprese capaci di trovare soluzioni più intelligenti alle sfide poste dall’urbanizzazione. A livello mondiale gli investimenti per uno sviluppo di città sempre più efficienti, sicure e sostenibili rappresentano infatti uno dei principali Megatrend. L’obiettivo di Pictet AM è proprio quello di rafforzare l’esposizione alle società che offrono soluzioni alle sfide dell’urbanizzazione e del cambiamento nello stile di vita dei consumatori. La città del futuro non è solo digitale e tecnologica, ma deve mirare anche a migliorare il benessere generale (mentale, fisico ed economico) dei suoi abitanti, mettendo al centro del proprio sviluppo elementi fondamentali come la crescita economica, la prosperità e l’impronta ambientale.

Questa nuova opportunità si innesta in una lunga tradizione di Pictet nel mondo della sostenibilità. A partire dalla prima soluzione di Sustainable and Responsible Investment lanciata negli anni Novanta, e proseguita poi con i fondi tematici di natura ambientale e nella progressiva integrazione dei fattori ESG ( Environmental, Social and Governance), che valutano l’impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende in cui investiamo in tutte le nostre strategie di investimento. Perché essere sostenibili significa anzitutto indirizzare gli investimenti privati verso le società che sono sostenibili.

Ma l’attenzione di Pictet alla sostenibilità passa anche attraverso dedicate condotte aziendali sostenibili. Fissare precisi obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio per singolo dipendente, compensare le emissioni finanziando progetti globali legati all’energia pulita, adottare forniture plastic free, promuovere politiche D&I del personale, esercitare attivamente i nostri diritti di voto nei consigli di amministrazione delle aziende in cui investiamo rappresentano solo una piccola parte del nostro attivismo per stimolare un cambiamento verso basi più sostenibili dell’industria del risparmio gestito.

Non a caso, sulla sostenibilità era anche incentrato lo stand di Pictet al Salone del Risparmio. Gli oltre 3.500 visitatori dello stand sono stati sensibilizzati alla necessità di ripensare le abitudini di vita e professionali. A questo scopo, Pictet ha ricreato il ciclo di vita di un albero attraverso la realtà virtuale, dal momento in cui un seme tocca terra a quello in cui il disboscamento intensivo pone fine alla vita di una delle risorse più preziose del nostro pianeta.

Per questa ragione, Pictet quest’anno ha deciso di non distribuire alcun materiale cartaceo inerente i prodotti, inviando i materiali informativi in formato digitale. Questo sistema, collegato a un contatore, ha permesso di misurare l’impatto ambientale della scelta effettuata dai visitatori dello stand, risparmiando così oltre 2.600 kg di carta e 268.480 litri di acqua necessaria alla sua produzione e salvando oltre 13 alberi capaci di assorbire annualmente 285,26 kg di anidride carbonica. Un segno tangibile della sensibilità di Pictet alla sostenibilità.

Uno dei cardini su cui è incentrato il Salone del Risparmio di quest’anno è infatti stata proprio la cosiddetta ‘opzione etica’, che ha visto negli ultimi tempi aumentare il volume dell’“impact investing”, ossia il valore condiviso che viene creato da alcune aziende attente alla sostenibilità. Il mondo dell’ESG, viene visto infatti sempre con maggior attenzione da parte degli investitori con nuovi strumenti per intervenire in maniera più etica sul mercato. Non a caso, Tommaso Corcos, presidente di AssoGestioni, ha aperto il Salone parlando proprio della necessità di “una industria sempre più sostenibile, responsabile e socialmente inclusiva”. E il fulcro di questa transizione ecosostenibile e inclusiva, come sottolineato nella conferenza “Smart is the new black. Intelligenti e sostenibili: la sfida delle città del futuro”, sono proprio le città. O meglio le città intelligenti. Che, oltre a essere innovative e tecnologiche, dovranno essere sempre più sostenibili.