ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Politica

Caro energia, le cause e le possibili soluzioni

Ottobre 2022

L’Europa lavora per attutire i gravi effetti dell’aumento del prezzo di gas ed elettricità sulle famiglie e sulle imprese. Un accordo sulla riduzione dei consumi è stato trovato, ma manca ancora il tetto al costo del gas.

L’inverno si avvicina e la lotta alla folle corsa dei costi dell’energia, principalmente elettricità e gas, è in cima alle agende dei governi di tutta Europa. Ma prima di vedere quali sono le misure allo studio, facciamo un passo indietro per comprendere i motivi della crisi.

Le cause del caro energia

L’impennata dei prezzi di elettricità e gas dell’anno in corso è principalmente dovuta all’attacco russo ai danni dell’Ucraina. Si tratta di una conseguenza indiretta, perché Mosca è il principale fornitore di gas dell’Europa. E l’Ue, come abbiamo visto negli ultimi mesi, ha reagito all’azione militare russa imponendo pesanti sanzioni economiche, che hanno portato Putin a interrompere il flusso di gas verso i Paesi europei, con il contestuale aumento dei prezzi.

Il secondo motivo dei costi maggiorati, con un impatto più limitato ma non per questo meno importante, va ritrovato nella ripartenza dell’economia dopo lo stop alle attività imposto dalla pandemia tra il 2020 e il 2021. Dopo i lockdown le imprese sono ripartite e la richiesta di energia è cresciuta, con il conseguente aumento dei prezzi.

Il legame tra prezzo del gas e prezzo dell’elettricità

L’enorme aumento del prezzo del gas, causato come detto dalla politica di Putin, ha portato con sé anche una decisa crescita del costo dell’energia elettrica. Questo perché è proprio il gas la principale fonte di produzione dell’energia elettrica, dal momento che l’Italia non ha ancora una efficace strategia di diversificazione delle fonti. Ed è per questo motivo che si è parlato spesso di lavorare per disaccoppiare il prezzo dell’elettricità da quello del gas, in modo da difendere maggiormente famiglie e imprese. Con gli attuali ritmi e senza interventi del governo, Confesercenti ha calcolato che solo in Italia oltre 90mila imprese dei settori del turismo, del commercio e dei servizi potrebbero fallire a causa delle tariffe energetiche. “Servono interventi mirati per le attività di minori dimensioni”, nota Confesercenti, che poi ha sottolineato come sia necessario diversificare le fonti energetiche e creare le condizioni per consorzi d’acquisto e produzione di energia green grazie ad agevolazioni fiscali.

Le misure della Ue per combattere il caro energia

I Ministri europei alla fine di settembre hanno trovato l’accordo sui tagli dei consumi con una diminuzione del 10% di domanda di elettricità tra dicembre 2022 e marzo 2023, cercando di ridurre del 5% nelle ore di punta. Un’altra misura approvata riguarda il tetto di 180 euro a megawatt di extra-ricavi alle grandi aziende che producono l’elettricità da fonti rinnovabili, da nucleare e da carbone – quelle fonti che hanno costi ancora bassi. È però ancora da risolvere il problema del tetto del prezzo del gas: “il price cap al gas non è sul tavolo oggi”, ha dichiarato Jozef Sikela, il ministro dell'Industria ceco che detiene la presidenza di turno dell'Ue. “Mi aspetto che andremo avanti passo dopo passo, implementando le misure strada facendo. Potrebbe essere il prossimo punto in agenda”, ha poi spiegato. In molti se lo augurano.