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Fintech

Digital asset: cosa sono e come investirvi

Cosa sono i digital asset e come investirvi

Marzo 2023

Offrono diversificazione rispetto alle asset class tradizionali poiché i loro prezzi tendono a variare in maniera indipendente da quello che accade nel mondo reale. Ma sono anche molto volatili.

Gli asset digitali sono una forma di investimento digitale basata sulla blockchain. Includono quindi principalmente le criptovalute, ma non solo; un bene digitale è, infatti, tutto ciò che esiste in un formato digitale e per il quale viene fornito con il diritto d’uso. 

I digital asset sono quindi la rappresentazione digitale di un diritto o di un bene che esiste nel mondo fisico o nel mondo digitale, basato sulla blockchain, che garantisce la non duplicabilità della identità digitale dell’asset.

Come funzionano i digital asset?

Ogni digital asset è associato a una blockchain, sulla quale vengono conservate tutte le transazioni effettuate sullo stesso. 

Grazie alla blockchain, i digital asset possono essere creati da tutti coloro che effettuano un processo di “tokenizzazione”, ovvero la conversione dei diritti relativi a un certo asset in un token digitale che può essere memorizzato e gestito su una blockchain o un altro DLT, Distributed Ledger Technology. 

La tokenizzazione può avvenire in due modalità: la rappresentazione digitale di asset sulla blockchain o l’emissione di asset class tradizionali sotto forma di token.

Nel primo caso, il valore economico e i diritti derivanti dagli asset reali preesistenti vengono collegati o incorporati in token basati su DLT. I token emessi esistono solo all’interno della blockchain, mentre gli asset reali su cui sono emessi i token continuano a esistere nel mondo reale. 

Nel secondo caso, la tokenizzazione degli asset comporta la creazione di uno strumento all’interno della blockchain e l’emissione di token nati direttamente sulla blockchain, che vivono esclusivamente sul DLT. 

Questi processi possono essere applicati sia a beni finanziari come titoli, materie prime e valute, sia a beni fisici come immobili e opere d’arte.

Tipologie di asset digitali

Secondo l’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano, esistono due principali tipologie di asset digitali: nativi e non nativi. 

Gli asset nativi sono le criptovalute, che esistono solo e soltanto in formato digitale, mentre quelli non nativi sono i token generati sulle piattaforme blockchain. I token, a loro volta, possono essere di quattro tipi:

  • money, quando assolvono a funzioni di tipo monetario (lo sono ad esempio gli stable coin, un tipo di criptovaluta in cui il valore dell’asset digitale è ancorato a un asset di riferimento);
  • utility, quando abilitano l’accesso a un servizio (come i governance token, che conferiscono il diritto di voto);
  • ownership, che danno la proprietà di un asset sia fisico sia finanziario; 
  • value, quando rappresentano il valore di un bene senza implicarne la proprietà. 

Gli asset digitali più in voga tra gli investitori, criptovalute a parte, attualmente sono i Non-Fungible Token, o NFT, certificati “di proprietà” su opere digitali.

Perché i digital asset sono importanti?

Gli asset digitali offrono diversificazione rispetto agli asset class tradizionali, poiché i loro prezzi tendono a variare in maniera indipendente da quello che accade nel mondo reale.

Tuttavia, come si è visto nel caso delle criptovalute, hanno prezzi molto volatili. Per questo dovrebbero rappresentare solo una quota del portafoglio complessivo di un investitore, o comunque commisurata al suo profilo di rischio.

Digital asset management: come investire in asset digitali?

L’investimento diretto in asset digitali è ricco di opportunità e rischi, ma anche molto complesso.

Le piattaforme di investimento digitali sono ormai molto diffuse, anche tra i giovani, dando la possibilità agli utenti di investire i propri risparmi e di scambiare azioni e criptovalute, gestendo il portafoglio secondo la propria strategia di investimento

Come precisa la CONSOB, le piattaforme di scambio su cui si acquistano e vendono asset digitali non sono attualmente regolamentate, quindi non è prevista una tutela legale specifica in caso di contenzioso o fallimento. Senza obblighi informativi e regole di trasparenza, le piattaforme di scambio sono quindi anche esposte a elevati rischi operativi e di sicurezza.