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Proseguono la guerra in Ucraina e le tempeste energetiche in tutta Europa, con le famiglie italiane e di tutto il continente in grave difficoltà. L’inflazione continua la sua corsa, diminuendo il potere d’acquisto degli italiani; eccezione gli Stati Uniti, che registrano un trend in lieve miglioramento. La Russia resta in difficoltà a causa delle sanzioni imposte, mentre la Cina ha confermato Xi Jinping come presidente, nonostante la fase complessa in cui verte l’economia.
L’inflazione non cala ed erode una parte dei risparmi delle famiglie italiane. Secondo il report dell’Ufficio studi della CGIA, il potere d’acquisto sembra essere diminuito di almeno 92 miliardi di euro. Questi calcoli, come spiegano gli esperti della CGIA, partono dalla supposizione che gli italiani abbiano sul proprio conto gli stessi risparmi che avevano all’inizio dell’anno. “Pertanto, - afferma la CGIA - a causa della crescita dell’inflazione stimata per il 2022 all’8%, la dimensione economica reale del deposito bancario ha subito una drastica decurtazione”.
Chi perde di più abita nelle zone più popolose e più ricche, in primis nelle grandi città: infatti, l’inflazione erode i risparmi familiari di 7,42 miliardi di euro a Roma, di 7,39 a Milano, di 3,85 a Torino, di 3,33 a Napoli, di 2,24 a Brescia e di 1,97 a Bologna.
Il grido d’aiuto, per nulla isolato, arriva dalla Direttrice Generale di Confindustria, Francesca Mariotti, che ha presentato le previsioni economiche dei prossimi mesi elaborate dal centro studi dell’associazione: “Questa è una emergenza nazionale, non riguarda più solo imprese e industria, riguarda tutti. Interventi tampone non saranno sufficienti e neanche più tanto possibili. Abbiamo un’incertezza di tempi: quanto durerà? Certamente non poco. Una emorragia di risorse pubbliche non possiamo permettercela”.
Secondo Confindustria, il 2023 sarà a crescita zero perché la complessità della situazione energetica riduce le prospettive di crescita. Gli esperti, inoltre, notano che l’Italia sta cadendo in una situazione di stagnazione, mentre l’inflazione resta da record.
“Le prospettive economiche sono diventate più pessimistiche a causa delle crescenti preoccupazioni per l'indebolimento della domanda” spiega la Federal Reserve nell’ultimo Beige Book, il report che si basa sulle informazioni raccolte nei dipartimenti in cui è suddivisa la Banca Centrale statunitense. Secondo gli analisti della FED, l’inflazione negli USA è in lento miglioramento e, dopo aver toccato il picco degli ultimi 40 anni, dovrebbe proseguire su questo trend positivo. Non si può non notare, però, che l’economia ha subito un forte rallentamento e sta infatti crescendo in modo definito “modesto”.
Le sanzioni stanno pensando in modo fortemente negativo sull’economia russa, mentre scalfiscono con moderazione i Paesi fornitori, dal momento che le loro esportazioni totali non dipendono molto dalla Russia.
La guerra in Ucraina e, soprattutto, le sanzioni di tutto l’Occidente stanno provocando grossi danni all’economia di Mosca, come conferma Banca d’Italia nel proprio Bollettino Economico. Come si legge nel documento, i settori più colpiti sono l’elettronica, la meccanica e l’auto; l’importazione dei beni appartenenti a questi settori da altri Paesi si è ridotta notevolmente e, dal momento che l’esportazione di questi prodotti rappresenta circa la metà delle vendite all’estero, questo sta danneggiando notevolmente l’economia russa, con conseguenze nell’immediato ma anche sulla crescita nel medio e nel lungo termine.
L’economia cinese ha registrato una crescita del 3,9% anno su anno nel III trimestre del 2022, un risultato al di sopra delle previsioni degli analisti che avevano indicato +3,4%. Intanto però il 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese (PCC) ha confermato il Presidente Xi Jinping al suo terzo mandato anche come segretario generale del partito e capo delle forze armate. Ma dovrà fare meglio insieme a tutti i suoi collaboratori.
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