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Analisi dei Mercati Finanziari

Analisi dei mercati finanziari di dicembre 2023

Investire oggi: l'analisi dei mercati finanziari di dicembre 2023 con Fabrizio Santin

Dicembre 2023

Tempo di lettura: 4 min

Le ultime settimane continuano a registrare risultati positivi dalle borse mondiali e vedono una discesa decisa dei rendimenti obbligazionari, che hanno trovato finalmente maggiore tranquillità dopo una fase autunnale complicata.

Dai minimi di ottobre, i principali listini azionari guadagnano oltre 10 punti percentuali, mentre le obbligazioni vedono una marcata discesa dei rendimenti: dal 5 al 4,2% per il decennale USA e dal 3 al 2,2% per il BUND tedesco. 

Quello a cavallo tra fine estate e autunno è stato un episodio di panico per i bond governativi, e ha generato una fase di elevata correlazione positiva tra azioni e obbligazioni, che sta ora rientrando. Il recente episodio è comparabile per intensità e rapidità del movimento con quanto osservato nel corso dello scorso autunno, o addirittura durante il taper tantrum del 2013. 

La ripresa dei mercati finanziari è ascrivibile alle comunicazioni delle banche centrali e ai dati macro. I banchieri centrali sembrano soddisfatti dal livello di normalizzazione dell'attività economica e dal rientro dell'inflazione molto veloce, soprattutto in Europa, e danno maggiore rilevanza alle condizioni finanziarie. 

Nelle ultime settimane, i dati macroeconomici hanno iniziato a segnalare un rallentamento della domanda economica sul fronte dei consumi e dell'attività manifatturiera anche negli Stati Uniti. I mercati, come sempre, hanno anticipato il ciclo dei tagli dei tassi di interesse sia in Europa che negli Stati Uniti: in sostanza stanno scommettendo contro il paradigma del higher for longer traendo conforto da dati inflazionistici deboli. 

A nostro avviso tale atteggiamento sembra nel complesso giusto, ma tatticamente eccessivo per la profondità dell'allentamento incorporato. Ciò detto, riteniamo che nel 2024 i portafogli debbano avere più rischio duration rispetto a quanto successo nel 2023, soprattutto alla luce di una crescita negli Stati Uniti e in Europa prevista sotto il potenziale, soprattutto nella prima parte del 2024. I destini dei mercati azionari dipendono in larga parte dall'evoluzione degli utili societari, che secondo le stime degli analisti dovrebbero crescere di oltre 10 punti percentuali. Si tratta, a nostro avviso, di un'attesa ottimistica in assenza di una nuova accelerazione del ciclo. 

Le valutazioni azionarie non sono estreme, ma sposano uno scenario di atterraggio morbido dell'economia privo di margini di errore. Sui mercati finanziari, il 2023 si sta per concludere con buoni risultati complessivi, frutto di una forza delle economie sviluppate nonostante politiche monetarie fortemente restrittive e il rischio geopolitico che si palesa con i conflitti in Medio Oriente e Ucraina. L'aspetto positivo per i mercati è che la FED è riuscita a mantenere la propria credibilità e che siamo sulla strada giusta dichiarare vittoria sull'obiettivo di stabilità dei prezzi. 

L'uscita dalla fase di repressione finanziaria ci consegna una nuova asset class: il mondo obbligazionario, uscito da più di un decennio di tassi a zero o addirittura negativi, è un elemento nuovamente a disposizione per costruire e diversificare i portafogli degli investitori. Non appena le correlazioni saranno tornate un po’ più normali, gli investimenti diversificati, quali le strategie multi-asset, torneranno ad avere maggiore continuità. Per questo motivo crediamo che il 2024, con il rientro definitivo dell'inflazione nei paesi sviluppati, possa fornire il contesto adeguato. 

Pictet AM Italia