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Trasformazione Digitale

Come sta crescendo e quanto vale il mercato delle applicazioni per smartphone

Ottobre 2021

A fine anno le app per smartphone muoveranno oltre 6.000 miliardi di dollari, ma l’1,6% delle software house fatturano più del restante 98,4%. Italia quasi non pervenuta: vale solo lo 0,1% del mercato mondiale.

La rivoluzione delle app, anche se non tutti lo ricordano, risale al 1994, quando venne messo sul mercato Simon, lo smartphone che aveva diverse applicazioni per e-mail e appuntamenti e pesava 500 grammi. Sembra passato oltre un secolo, ma solo perché l’evoluzione tecnologica è stata esponenziale.

 

Oggi le app sviluppate per Android e iOS sono circa 7 milioni e non servono più per i businessmen, anzi. Le utilizziamo in ogni momento della nostra vita per ascoltare musica, vedere film, video o serie tv, comprare servizi e prodotti, interagire con persone lontane, prenotare una cena, un bus, un treno o un aereo. Insomma, siamo app-dipendenti e ce lo confermano anche i numeri: in media ogni mese un utente utilizza 46 diverse app, pur avendone scaricate circa 80.

Le app sono un affare per pochi

Il business è solido e in costante crescita, se pensiamo che nel 2016 il settore valeva 1.300 miliardi di dollari e alla fine del 2021 le stime parlano di oltre 6.000 miliardi di dollari. Guidano la classifica di spesa in applicazioni Cina e USA e anche in questo comparto c’è una grande polarizzazione: l’1,6% delle software house fattura più del restante 98,4%.

 

Anche tra chi utilizza le app c’è una certa diseguaglianza, perché gli sviluppatori di Paesi emergenti hanno grande difficoltà ad avere visibilità e a commercializzare i propri prodotti. Infatti, i professionisti di questi Paesi hanno accesso solamente all’1% del fatturato totale, mentre il 95% del giro d’affari è un lusso che solo 10 Paesi possono permettersi.

I perché della cavalcata delle app

Secondo una stima di App Annie, società specializzata in analisi del mercato digitale, il tempo che l’utente medio trascorre al giorno sul suo smartphone supera del 13% il tempo trascorso davanti alla tv: 4,2 ore al giorno contro 3,7 ore. Inoltre, anche se non è più una novità perché è accaduto per la prima volta già nel 2016, gli accessi a internet dagli smartphone sono ormai al livello di quelli dal computer. Un balzo impressionante, se pensiamo che a fine 2010 solo il 3,81% del traffico sul web partiva dai cellulari.

La app economy in Europa

Cina e USA si dividono il tetto del mondo in termini di spesa per le app, con la Cina che presto guiderà la classifica globale perché ha 1,3 miliardi di utenti e perché i cinesi sono più abituati a fare la spesa con lo smartphone. Se però ci spostiamo in Europa e posiamo lo sguardo sul settore degli sviluppatori, notiamo che il Regno Unito è il terzo Paese al mondo per creatori di app (il 6,3% del totale) e per giro d’affari (6,8%). Troviamo poi la Germania al settimo posto, la Spagna al deciso e la Francia all’undicesimo. Per incontrare l’Italia dobbiamo scendere fino al diciannovesimo posto, con l’1,9% degli sviluppatori di app e uno 0,1% di valore del mercato globale.