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Le credenziali ESG del settore tecnologico

Marzo 2024
Materiale di marketing

Da un grande potere derivano grandi responsabilità: la tecnologia e la sua complessa relazione con i criteri ESG

Dopo aver goduto di un forte rally, i titoli tecnologici sono ora una caratteristica chiave dei portafogli azionari sia attivi che passivi. Ciò significa che comprendere le loro credenziali ESG è più importante che mai.

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Panoramica

Negli ultimi 25 anni, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) hanno trasformato sia l'economia che la società. Più di 5 miliardi di persone, ovvero oltre i due terzi della popolazione mondiale, hanno accesso a Internet,1 mentre tre quarti del mondo possiede ora un telefono cellulare.2

Questo ecosistema digitale ampio e dinamico ha dato vita a nuovi settori (come i social media) e ha rivoluzionato quelli esistenti (ad esempio la finanza) attraverso innovazioni come il digital banking e i pagamenti digitali.

La marcia dell'ICT non finisce qui. I continui progressi nelle tecnologie fondamentali, in particolare nei semiconduttori e nelle infrastrutture di rete, stanno facendo sorgere innovazioni nell'ambito dell'intelligenza artificiale (IA), che accresceranno l'influenza del settore ICT (che già vale 23.000 miliardi di dollari), condizionando i settori più disparati come il commercio al dettaglio, la sanità e l'industria.3

Inevitabilmente, tutto questo sta trasformando i portafogli d'investimento.

Le società tecnologiche rappresentano una parte crescente delle partecipazioni degli investitori, indipendentemente dal fatto che tali asset siano gestiti in modo passivo o attivo. Per chi ha vissuto la bolla dei titoli dot.com, questo può suscitare ricordi sgradevoli. Tuttavia, l'ascesa del settore tecnologico presenta probabilmente aspetti ancora più problematici. Primo fra tutti, l'idea che anche le aziende tecnologiche aderiscano ai più elevati standard ambientali, sociali e di governance (ESG).

Ed effettivamente, i titoli tecnologici sono presenti in proporzione ancora più ampia nei portafogli allineati ai criteri ESG: il settore tecnologico dell'indice S&P 500 costituisce l'allocazione maggiore di molti fondi ESG di grande popolarità.4

A prima vista, è facile comprendere la forza del profilo ESG del settore ICT. Molte grandi aziende del settore hanno un'impronta di carbonio bassa e il settore comprende anche aziende che sviluppano prodotti e servizi che contribuiscono alla costruzione di un'economia più sostenibile.

Tuttavia, ciò non significa che gli investitori ESG possano permettersi di abbassare la guardia. Il dinamismo del settore tecnologico comporta anche un'evoluzione continua del suo profilo ESG. 

Tutto ciò significa che per gli investitori è più importante che mai tenersi aggiornati sui rischi e sulle opportunità ESG emergenti nel settore ICT in generale.

Le considerazioni in ambito ESG per le aziende tecnologiche sono varie e complesse e ricadono in due ampie categorie:

  • Opportunità e rischi finanziari di rilievo per il settore tecnologico o questioni che possono avere un impatto sui bilanci. Queste problematiche possono avere un impatto negativo sulle aziende se gestite in modo inadeguato o possono trasformarsi in un vantaggio competitivo per chi assume un ruolo di primo piano nell'affrontarle.
  • Impatto positivo del settore tecnologico sull'ambiente o sulla società grazie ai suoi prodotti e servizi.
Siamo convinti che con una migliore comprensione dell'evoluzione dei criteri ESG all'interno del settore tecnologico, gli investitori possano distinguere meglio le aziende già leader da quelle in ritardo, allocare il capitale in modo più appropriato e portare avanti attività di engagement con le aziende tecnologiche per ottenere risultati più positivi.
02

Integrità e sicurezza di prodotti e servizi

Qualità e sicurezza dei prodotti

È superfluo ricordare la portata e l'impatto di certe piattaforme online di dimensioni gigantesche.

Oggi Apple ha una base installata di oltre due miliardi di iPhone e iPad in tutto il mondo. Più di tre miliardi di persone utilizzano quotidianamente uno dei social media di Meta (Facebook, Instagram o WhatsApp), mentre si stima che Google esegua oltre otto miliardi di ricerche al giorno.5

Dall'e-commerce ai social media e oltre, l'emergere di queste enormi piattaforme digitali negli ultimi tre decenni, nonché la dipendenza delle aziende da algoritmi di IA sempre più sofisticati, significa che le decisioni sulla progettazione di prodotti e piattaforme possono avere un impatto profondo sui consumatori, sugli utenti e sulla società in generale.

Ciò vale anche per le aziende non orientate ai consumatori (ad esempio società di software come SAP, Salesforce, Adobe e ServiceNow), le cui piattaforme di software in cloud fanno funzionare centinaia di migliaia di aziende in tutto il mondo. Sono in particolare le piccole imprese e le start-up a beneficiare dell'accesso a tecnologie d'avanguardia tramite cloud a prezzi che non avrebbero potuto permettersi in caso di sistemi tradizionali, riducendo così le spese per l'infrastruttura IT interna.

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: l'attenzione crescente di consumatori e policymaker porta anche le aziende ICT ad affrontare rischi normativi e legali.

I social media hanno il potenziale per costruire comunità e migliorare l'interazione sociale, ma l'eccessiva dipendenza dai dispositivi digitali e dalle piattaforme online può portare a problemi come il troppo tempo trascorso sullo schermo, la dipendenza e il cyber bullismo.

Negli Stati Uniti, ad esempio, gruppi di genitori, autorità scolastiche e singoli stati hanno citato in giudizio una serie di piattaforme di social media per questioni legate alla salute mentale dei bambini. Sebbene l'articolo 230 dell'US Communications Decency Act del 1996 metta le piattaforme al riparo da responsabilità legali per i contenuti generati dagli utenti, le parti ricorrenti sostengono che le piattaforme e i loro algoritmi siano assimilabili a un prodotto difettoso.6

Mettendo da parte le questioni legali, le piattaforme si espongono a un rischio reputazionale se il pubblico comincia a pensare che contravvengono agli standard etici. Le normative che affrontano questi aspetti sono ancora lacunose, per questo è fondamentale un'auto-regolamentazione da parte di queste aziende.

Le aziende che operano sui social media devono agire proattivamente per proteggere la loro attività e la loro reputazione implementando misure che mitighino i rischi di dipendenza, diano priorità alla sicurezza online, istituiscano meccanismi di segnalazione dei contenuti dannosi, cooperino con le autorità per contrastare gli abusi e sostenere il benessere mentale.

Meta, ad esempio, ha sviluppato più di 30 funzionalità mirate a supportare adolescenti e famiglie nell'utilizzo delle sue applicazioni.

Un'altra priorità è la garanzia della sicurezza fisica. Si stima che, nel 2016, Samsung abbia perso circa 1 miliardo di dollari in seguito alla sostituzione di 2,5 milioni di dispositivi, richiamati a causa del rischio di esplosione delle batterie.

Tuttavia, questi rischi impallidiscono al cospetto delle potenziali minacce presentate da uno sviluppo incontrollato dell'intelligenza artificiale (IA).

La rapida comparsa e l'adozione esponenziale delle applicazioni di IA generativa creano svariate opportunità, ma anche nuovi rischi, molti dei quali non sono ancora pienamente riconosciuti.

L'IA generativa permette di produrre contenuti creativi, automatizzare i compiti, personalizzare l'esperienza utente e migliorare il processo decisionale, con tutti i loro vantaggi. Ma facilita anche la creazione di malware o deepfake che potrebbero influire sulle attività di un'azienda o sull'integrità dei suoi prodotti.

I governi stanno iniziando a introdurre regole riguardanti la fornitura di tecnologie basate sull'IA: l'AI Act dell'Unione europea è il più completo7 e l'Ordine esecutivo sull'IA del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden il più recente.8

Le aziende tecnologiche che sviluppano soluzioni di IA devono essere consapevoli di questo panorama normativo in continua evoluzione. Queste normative possono contribuire ad aumentare la fiducia nell'IA da parte del pubblico, ma possono anche creare il rischio di danni finanziari e reputazionali in caso di violazioni delle regole e di mancata conformità.

Crediamo che per le aziende del settore IT sia fondamentale stabilire le migliori pratiche di sviluppo e implementazione responsabile dell'IA al fine di mantenere la leadership.

A luglio, un gruppo di sette aziende, tra cui Alphabet, Meta e Microsoft, ha fissato le best practice nel campo dell'IA. Si sono inoltre impegnate a condividere le informazioni rilevanti tra loro e con i governi e i ricercatori. I loro principi comprendono: dare priorità alla sicurezza; garantire trasparenza nei confronti del pubblico; eseguire test interni approfonditi sui prodotti prima della diffusione al pubblico.

Sicurezza e protezione dei dati

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: il costo medio di una "megaviolazione" (incidente che comporta la perdita di almeno 10 milioni di record di dati) raggiunge i 400 milioni di dollari; di conseguenza, la sicurezza dei dati e il numero crescente di normative sono tra i rischi ESG più importanti che il settore tecnologico si trova ad affrontare.9 

Fig. 1 - Rischi in aumento
Compromissioni di dati* segnalate pubblicamente dalle aziende statunitensi
Compromissioni di dati
* le compromissioni di dati includono violazioni, rivelazioni e fughe di dati. Fonte: Identity Theft Resource Center, 2022 Data Breach Report.

Le aziende tecnologiche che dipendono in misura importante dai dati degli utenti o dei consumatori sono particolarmente vulnerabili alle violazioni dei dati, in quanto potrebbero danneggiare la reputazione dell'azienda e portare a una perdita di quote di mercato.

Prendiamo ad esempio la violazione dei dati subita nel 2017 da Equifax, azienda leader nella reportistica sul credito al consumo. Sebbene, tecnicamente, l'azienda non appartenga al settore ICT, ha un modello di business basato in larga misura sui dati, che ne evidenzia la gravità degli effetti. In seguito alla diffusione online dei dati di quasi 150 milioni di consumatori statunitensi, Equifax è stata sanzionata con una multa di 275 milioni di dollari dalla Federal Trade Commission, che le ha inoltre imposto la creazione di un fondo di 300 milioni di dollari per risarcire le vittime.10

Analogamente, una violazione subita da Yahoo nel 2013 fece quasi fallire l'acquisizione del gruppo internet da parte di Verizon, che alla fine ridusse di 350 milioni di dollari la sua offerta iniziale.11 

Anche la riservatezza dei dati è diventata una questione ESG sempre più importante per le aziende tecnologiche, e non solo per quelle che implementano pratiche di privacy più rigorose. 

È un dato di fatto che modifiche delle politiche per la protezione dei clienti da parte di un'azienda possano avere un impatto significativo su altre attività incluse nella catena di approvvigionamento. Prendiamo ad esempio Apple. Nel 2021 ha modificato le sue norme, richiedendo ai consumatori di selezionare attivamente (opt in) il tracciamento dei dati da parte di app di terze parti sulla sua piattaforma iOS. La conseguenza è stata una riduzione delle vendite di spazi pubblicitari a una serie di grandi aziende, tra cui molte nel settore della tecnologia e delle comunicazioni.

Impatto positivo: alcune aziende tecnologiche sono in grado di aiutare altre realtà a mitigare i rischi legati alla cyber-security. Ad esempio, le soluzioni di smart security per la gestione dell'intelligence e dell'automazione basate sull'IA, come quelle fornite da Palo Alto Networks, riescono a rilevare e contrastare gli attacchi informatici nel giro di poche ore o di minuti, quando una volta servivano giornate intere o settimane. Non c'è dubbio che la richiesta di servizi di questo tipo sia destinata a salire. Nel terzo trimestre del 2023, la frequenza degli attacchi ransomware è quasi raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.12 La Securities and Exchange Commission statunitense, nel frattempo, ha annunciato una nuova norma che obbliga le aziende quotate alla pubblicazione periodica di report sulla gestione del rischio, sulla strategia e sulla governance dei rischi di cybersecurity, nonché a comunicare entro quattro giorni lavorativi gli episodi di violazione della sicurezza di un certo rilievo.

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Corporate governance

Struttura proprietaria

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: un segnale d'allarme della corporate governance comune tra le aziende tecnologiche è l'esistenza di azioni a doppia classe (dual-class share). In generale, una classe di azioni (spesso riservata ai fondatori di una società o a un gruppo selezionato in anticipo) ha diritti di voto maggiori rispetto alla classe di azioni a disposizione degli azionisti che entrano in un secondo momento. 

La ragione dell'esistenza di più classi di azioni è quella di consentire ai fondatori, ai dirigenti o ad altri stakeholder chiave di mantenere il controllo e prendere decisioni strategiche senza essere eccessivamente influenzati dagli interessi a breve termine degli azionisti. Una struttura di questo tipo garantisce stabilità e continuità, consentendo alle aziende di concentrarsi sui propri obiettivi e sulla propria visione a lungo termine indipendentemente dalle pressioni del mercato.

Tuttavia, tali strutture possono anche creare un divario tra proprietà e diritti di voto e potrebbero impedire una supervisione attiva del fondatore o del Chief Executive Officer dell'azienda.

Giganti tecnologici come Meta hanno una struttura a due classi di azioni che alcuni investitori ritengono essere la causa della mancanza di direzione strategica dell'azienda. Un calo del prezzo delle azioni dell'azienda e le critiche pubbliche alla sua leadership da parte di una fetta degli azionisti hanno infine spinto Meta a tornare a concentrarsi sulla redditività. Gli investitori l'hanno ricompensata e il prezzo delle azioni si è ripreso. 

Il Council for Institutional Investors ha adottato una posizione diversificata sulle azioni a doppia classe.13 Pur riconoscendo che possono offrire una certa stabilità durante le prime fasi di una società, raccomandano di unificare le due classi entro massimo sette anni. Questa raccomandazione segue le risultanze accademiche che indicano come le azioni a doppia classe, per quanto preziose subito dopo un'IPO, hanno generalmente un impatto negativo sulla performance dopo un certo periodo di tempo.14

Etica professionale

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: il settore tecnologico è sempre stato teatro di controversie sull'etica aziendale. Pensiamo agli esempi di comportamenti anticoncorrenziali. Nel caso forse più famoso di antitrust collegato alla tecnologia, un tribunale statunitense decise nel 2001 che Microsoft deteneva illegalmente il monopolio del mercato dei personal computer, cosa che costrinse l'azienda a modificare le proprie pratiche commerciali.

In Europa le venne ordinato di pagare una multa di oltre 600 milioni di dollari per accuse simili. Una volta terminate tutte le indagini, Microsoft fu costretta a condividere le proprie interfacce software con aziende terze.

Le autorità di regolamentazione, inoltre, stanno assumendo un atteggiamento proattivo nel prevenire comportamenti anticoncorrenziali e promuovere la concorrenza nel settore tecnologico e delle comunicazioni. Il nuovo Digital Markets Act dell'UE, ad esempio, mira a impedire che le grandi piattaforme tecnologiche abusino del loro potere di mercato.

Anche la corruzione attiva e passiva è un tema di etica aziendale rilevante per il settore. Ad esempio, nel 2019 il gigante delle telecomunicazioni Ericsson ha pagato una multa di oltre 1 miliardo di dollari dopo aver ammesso episodi di corruzione e altri atti illeciti in diversi Paesi. Nel 2022, l'azienda è stata costretta a pagare un'ulteriore sanzione di 200 milioni di dollari per la violazione dell'accordo stretto nel 2019 con la pubblica accusa contenente disposizioni sulla cooperazione e la trasparenza.

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Impronta ambientale negativa vs impronta positiva

Impatto ambientale negativo

Al settore tecnologico è attribuibile meno del 3% delle emissioni globali di carbonio. La sua impronta ecologica è inferiore a quella di settori più inquinanti, come l'elettricità, i trasporti e la produzione.

Tuttavia, l'importanza economica crescente della tecnologia fa aumentare anche la sua impronta ambientale. Dal 2010, il numero di utenti internet in tutto il mondo è raddoppiato e il traffico digitale globale è cresciuto di 12 volte.15

Si stima che, in assenza di modifiche, il contributo dei sistemi digitali alle emissioni globali salirà sino al 14% entro il 2040, pari a quello degli Stati Uniti.

Il settore si trova ad affrontare una sfida in cui ai guadagni in termini di efficienza (che si traducono in un minore utilizzo delle risorse per unità di produzione) si contrappone un aumento dei consumi dello stesso prodotto. Questo fenomeno è comunemente chiamato "paradosso di Jevon".16

Di conseguenza, l'aumento dell'utilizzo delle risorse da parte delle aziende tecnologiche deve essere considerato nel contesto del risparmio complessivo di risorse lungo l'intera catena del valore di pari passo con l'adozione delle nuove tecnologie.

Le aziende tecnologiche hanno ben chiara la propria impronta ambientale. In effetti, molte aziende compiono ampi sforzi per rafforzare la loro impronta positiva attraverso la riduzione delle emissioni e l'uso di risorse naturali.

Si tratta di una sfida che va ben oltre le emissioni di gas serra. I data center che alimentano il cloud computing, ad esempio, non solo richiedono enormi quantità di elettricità, ma anche di risorse naturali come l'acqua.

Per funzionare senza intoppi, hanno generalmente bisogno di circa 11-19 milioni di litri di acqua al giorno: la stessa quantità necessaria a una città di 30.000-50.000 persone.17

Allo stesso modo, l'acqua rappresenta una delle limitazioni chiave per l'espansione sostenibile dell'industria dei semiconduttori.

Uno studio condotto su 27 aziende produttrici di semiconduttori mostra che per realizzare un singolo wafer da 8 pollici occorrono in media 2,58 m3 di acqua, 361,3 kwh di energia ed emissioni per 263,9 kg di CO2 equivalente.18

Tutto questo non vuol dire che le aziende tecnologiche non si occupino della loro impronta ambientale. In effetti, molte aziende compiono ampi sforzi per rafforzare la loro impronta positiva attraverso la riduzione delle emissioni e l'uso di risorse naturali.

Molte grandi aziende tecnologiche stanno anche investendo in iniziative di riduzione del carbonio, come i progetti di cattura del carbonio.

Nel 2022, Alphabet, Meta, Stripe, Shopify e McKinsey Sustainability hanno formato una partnership che si è impegnata a investire quasi 1 miliardo di dollari al fine di accelerare lo sviluppo di tecnologie per la rimozione del carbonio.

Il settore dei data center, per parte sua, cerca di capitalizzare con le economie di scala. I carichi di lavoro di elaborazione nei data center cosiddetti "hyperscale" (almeno 5.000 server e 1.000 m²) sono quasi cinque volte più efficienti dal punto di vista energetico e sei volte più efficienti dal punto di vista idrico rispetto ai data center tradizionali.19

Le aziende di telecomunicazioni, da parte loro, si stanno rivolgendo all'IA per modernizzare e ottimizzare tutti i loro nodi di rete con lo scopo di migliorare le prestazioni e ottenere risparmi in termini di efficienza, soprattutto perché la generazione e la fornitura di energia possono arrivare a rappresentare fino al 60% delle loro spese operative annuali.20

Impatto positivo: le aziende tecnologiche svolgono un ruolo fondamentale nell'accelerare la transizione energetica e nel migliorare l'efficienza energetica e delle risorse. Senza le conoscenze e i prodotti del settore tecnologico, gli altri settori ad alta intensità energetica non sarebbero in grado di procedere alla decarbonizzazione.

I semiconduttori, ad esempio, sono componenti chiave per le tecnologie pulite ed è superfluo ricordare il contributo della microelettronica alla transizione energetica.

Dai pannelli solari alle turbine eoliche, dalle reti intelligenti ai veicoli elettrici e all'automazione industriale, questi minuscoli chip sfruttano, convertono, trasferiscono e immagazzinano l'energia rinnovabile in forma di elettricità e le permettono di viaggiare attraverso la rete elettrica con perdite di energia solo minime.

Fig. 2 - Tecnologia per la transizione
In che modo i semiconduttori alimentano la transizione energetica
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Fonte: Pictet Asset Management

Si prevede che il numero di semiconduttori di potenza utilizzati nel mercato globale delle energie rinnovabili crescerà a un tasso annuo composito dell'8-10% nei cinque anni che ci separano dal 2027.21

In particolare, i semiconduttori progettati per ottimizzare la conversione di potenza per la massima efficienza energetica non solo riducono i requisiti relativi a produzione di calore e raffreddamento, ma contribuiscono anche a ridurre gli sprechi energetici e le emissioni di CO2.

Quasi la metà delle aziende di semiconduttori e relative attrezzature esaminate da MSCI ha generato ricavi da prodotti e servizi che contribuiscono ad almeno una attività tecnologica pulita, come le energie rinnovabili o l'efficienza energetica.22

Le aziende tecnologiche stanno aiutando a ridurre la nostra dipendenza dalle risorse naturali anche in altri modi.

Quelle che sviluppano software di progettazione 3D e di gestione dei prodotti aiutano le altre attività a ridurre il consumo di risorse in ambiti che vanno dall'edilizia e dalla produzione alla fornitura di servizi.

Vantaggi ambientali positivi vengono offerti anche dalle soluzioni hardware e software per l'e-commerce: si stima che l'e-commerce riduca di quasi tre volte l'impronta di carbonio dei retailer e tra 4 e 9 volte il traffico stradale rispetto ai negozi fisici.23

Un'altra fonte di guadagni in termini di efficienza delle risorse deriva dall'adozione del cloud computing.

I miglioramenti nell'efficienza energetica possono essere considerevoli man mano che le organizzazioni passano dall'utilizzo di sistemi IT proprietari su server in loco di loro proprietà a quello di grandi data center messi a disposizione dai fornitori di servizi cloud.

Uno studio condotto nel 2018 da WSP e Microsoft ha rilevato un aumento dell'efficienza che variava dal 22% al 93%, una stima che vedeva le organizzazioni più piccole come le più avvantaggiate.24 Considerando la dipendenza dall'energia rinnovabile utilizzata per alimentare i data center, la riduzione delle emissioni di CO2 durante il ciclo di vita arrivava al 72-98% rispetto all'elaborazione in sede.

05

La tecnologia nella società

Capitale umano

Per le aziende tecnologiche, le considerazioni sul capitale umano sono fondamentali per l'attività. Sono essenziali per attirare e trattenere i dipendenti di talento nelle posizioni a media e alta retribuzione all'interno del settore. È anche un'area in cui le aziende tecnologiche, grazie all'automazione, possono offrire valore aiutando i clienti a far fronte alla carenza di manodopera in altri segmenti dell'economia.
Fig. 3 - Spiacenti, nessuno disponibile
Indicatore della carenza di manodopera in UE (%)
carenza di manodopera aggiornata
Fonte: Commissione europea (2023), “Employment and Social Developments in Europe 2023”

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: negli ultimi anni, diverse aziende tecnologiche di punta sono state coinvolte in controversie, con conseguenze finanziarie e reputazionali.

Nel giugno 2022, dopo un contenzioso di cinque anni, Alphabet (la società madre di Google) ha pagato 118 milioni di dollari per chiudere un'azione collettiva che l'accusava di aver discriminato le dipendenti donne e violato l'Equal Pay Act californiano.

Allo stesso modo, nel 2018 Uber ha pagato 10 milioni di dollari per risolvere una class action da parte di 400 ingegneri software di sesso femminile o appartenenti a minoranze.

Per quanto piccolo possa essere l'impatto finanziario di tali accordi per aziende come Google o Uber, il danno alla rispettiva reputazione come datore di lavoro può essere ben più significativo in settori che sono tra i più colpiti dalla carenza di manodopera e competenze.

L'importanza dei dipendenti di talento nelle aziende tecnologiche significa che, al momento di determinare la strategia aziendale, queste devono essere consapevoli delle preferenze e della prospettiva etica dei dipendenti.

Ad esempio, nel 2018 i dipendenti di Alphabet si sono opposti al coinvolgimento dell'azienda nel "Project Maven", un programma del Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie di IA, a causa delle preoccupazioni sul potenziale utilizzo dell'IA in azioni di guerra.

Dopo diverse proteste e dimissioni dei dipendenti, l'azienda ha abbandonato il contratto e istituito una nuova serie di principi etici relativi all'IA, ora considerati orientativi per il settore.25

Impatto positivo: le aziende tecnologiche possono anche aiutare altri settori ad affrontare l'evoluzione del mondo del lavoro. Negli ultimi anni, i mercati del lavoro si sono ristretti a causa dell'invecchiamento nei Paesi sviluppati, della bassa partecipazione al mercato del lavoro di determinati gruppi di popolazione o della rilocalizzazione della produzione.

Ciò è stato aggravato dalla perdita sorprendente e rapida di dipendenti in vari segmenti occupazionali seguita alla pandemia globale, fenomeno denominato "le grandi dimissioni".26

Le aziende tecnologiche coinvolte nell'automazione, nella robotica o nell'IA sono nella posizione migliore per alleviare il problema, poiché i loro prodotti possono contribuire ad aumentare la produttività della manodopera esistente.

Diritti umani

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: in genere, il settore ICT subappalta la produzione della componentistica. Questa pratica sposta i rischi dalla propria attività alle sue catene di approvvigionamento.

Una quantità significativa di subappalti ha luogo nella regione Asia-Pacifico; ciò mette in primo piano la questione delle condizioni di lavoro presso i subappaltatori. Ad esempio, Hon Hai Precision Industry, assemblatore taiwanese di iPhone e maggiore produttore di elettronica a contratto al mondo (noto anche come Foxconn), è sotto tiro da oltre dieci anni per le condizioni di lavoro nei suoi stabilimenti cinesi. Le aree problematiche vanno dal benessere dei dipendenti, ai disordini nelle fabbriche, alle violazioni delle leggi sul lavoro e agli incidenti.

È possibile che ciò sia una delle ragioni della sottoperformance delle azioni Foxconn rispetto agli indici tecnologici regionali e globali dal 2010.27

Impatto positivo: allo stesso tempo, il settore ICT può offrire soluzioni per gestire meglio i rischi legati ai diritti umani nelle catene di approvvigionamento delle aziende. Un'area di crescita promettente nella gestione dei rischi delle catene di approvvigionamento è costituita dal software per la sostenibilità delle supply chain, in quanto consente agli utenti di integrare e monitorare i fornitori in modo più efficace, di gestire meglio i processi correlati alla certificazione e di stabilire i requisiti di conformità.

Accesso alle conoscenze e alla salute

Opportunità e rischi finanziari di rilievo: l'inclusione digitale comporta sfide e rischi nuovi, derivanti dalla facilità di accesso ai dati e dalla loro rapida diffusione. Potenzialmente, i prodotti tecnologici possono contenere e contribuire a creare informazioni basate su pregiudizi o persino errate che portano a danni sociali complessivi.

Gli algoritmi di IA possono amplificare involontariamente le informazioni false rafforzando i pregiudizi contenuti nei set di dati sorgente, allineandosi a finalità specifiche e dando priorità a contenuti sensazionalistici al fine di sollecitare una partecipazione degli utenti.

In alcuni casi, i giganti tecnologici, in particolare le piattaforme di social media, sono stati criticati anche per l'accondiscendenza verso pressioni governative che cercavano di censurare opinioni dissenzienti. Per affrontare questi rischi, i governi e le aziende leader stanno implementando normative e pratiche etiche.

Vengono adottate misure come requisiti di trasparenza, audit algoritmici e linee guida per lo sviluppo responsabile dell'IA con lo scopo di mitigare l'impatto della disinformazione e dei pregiudizi.

Tuttavia, le normative non sono sempre coerenti a livello globale, si pensi al Communications Decency Act statunitense, che non ritene responsabile le media company in internet per i contenuti pubblicati sui loro siti, a paragone con il recente Digital Markets Act dell'UE, che invece attribuisce responsabilità alle grandi piattaforme internet. Di conseguenza, il peso ricade sulle aziende e su come intendono affrontare il problema. Società tecnologiche importanti come Meta, Google e Microsoft hanno volontariamente accettato di adottare misure di protezione per affrontare questi rischi.

Un ruolo cruciale per i modelli di IA è anche quello giocato dalla trasparenza. La mancanza di trasparenza impedisce alle altre aziende di stabilire se possono costruire in sicurezza le loro applicazioni affidandosi a modelli a base commerciale. Ciò riguarda anche gli accademici che si affidano a questi modelli per la ricerca, i policymaker che creano normative efficaci e i consumatori che comprendono i limiti dei modelli o cercano di riparare agli eventuali danni causati.

L'indice Foundation Model AI valuta la trasparenza di questi modelli e può, in definitiva, valutarne la leadership.28 I principali fornitori di modelli di IA di base dovranno fornire ai clienti maggiori garanzie in merito alla qualità e alla governance dei dati. Google, ad esempio, si è ora impegnata a rendere indenni i clienti dalle rivendicazioni per violazione del copyright nell'utilizzo dei suoi prodotti di IA generativa.29

Impatto positivo: nonostante le legittime preoccupazioni relative alla sicurezza dei prodotti (inclusi gli impatti sulla privacy, sulla sicurezza e sulla salute mentale che possono sorgere), è innegabile che le tecnologie innovative possano apportare anche un prezioso contributo sociale rimuovendo o alleviando gli ostacoli che limitano l'accesso a tipologie basilari di infrastrutture.

Si evidenziano tre aree distintive:

  • Colmare il divario delle infrastrutture digitali. L'accesso alle telecomunicazioni e a internet può costituire un punto di svolta nella lotta alla povertà e nella promozione dell'emancipazione economica. Dovrebbe contribuire a colmare il divario infrastrutturale, stimato in 15.000 miliardi di dollari entro il 2040. 
  • Istruzione. Le tecnologie dell'informazione stanno già contribuendo a democratizzare l'istruzione. L'avvento dell'istruzione online, in particolare dei cosiddetti MOOC (Massive Open Online Courses, corsi online aperti di grandi dimensioni), ha reso fruibili i contenuti accademici a un pubblico molto più ampio: l'accesso fai da te alle conoscenze in molti campi è ora possibile anche a individui cui sono preclusi i canali formali di istruzione. L'impatto può essere sostanziale, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, dove i livelli di "povertà di apprendimento" (il numero di bambini di dieci anni che non riescono a leggere e comprendere una storia semplice alla fine della scuola primaria) si attestano al 53% nei Paesi a basso e medio reddito.30
  • Migliorare i risultati sanitari. Le cartelle cliniche e il monitoraggio dei trattamenti sono stati semplificati dall'uso di apparecchi connessi, come i dispositivi indossabili e i test clinici virtuali. Gli strumenti di IA aiutano a riconoscere le anomalie e a migliorare le diagnosi e si prevede anche che accelereranno lo sviluppo di farmaci. Nel 2021, oltre 100 domande di approvazione in ambito farmacologico e biologico presentate alla Food and Drug Agency statunitense comprendevano componenti di IA/apprendimento automatico (erano 14 nel 2020).31 Le innovazioni della robotica consentono ai chirurghi l'esecuzione di procedure complesse con maggiore precisione e accuratezza, migliorando l'esito delle operazioni e riducendo i costi sanitari.32
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Conclusioni

Di pari passo alla penetrazione della tecnologia in ogni aspetto della nostra vita e alla crescita dalla sua rilevanza economica, il settore ICT ha sviluppato un'interazione sempre più complessa con le sfide ambientali e sociali.

Riteniamo che una migliore comprensione di queste dinamiche ESG (sia i rischi che le opportunità) e l'integrazione di tali informazioni in aggiunta all'analisi finanziaria tradizionale possano consentire agli investitori di capitalizzare su una serie diversificata di opportunità derivanti dalla trasformazione tecnologica.

Una migliore comprensione di queste dinamiche ESG (sia i rischi che le opportunità) e l'integrazione di tali informazioni in aggiunta all'analisi finanziaria tradizionale possono consentire agli investitori di capitalizzare su una serie diversificata di opportunità derivanti dalla trasformazione tecnologica.