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Industria 4.0

Alla scoperta delle tecnologie abilitanti 4.0

Marzo 2022

Sono strumenti fondamentali per lo sviluppo del Paese e per la creazione di posti di lavoro, per dare supporto allo sviluppo del sistema produttivo attraverso soluzioni ed evoluzioni tecnologiche

Stiamo vivendo la Quarta Rivoluzione Industriale, che l’Osservatorio del Politecnico di Milano definisce come una “nuova ondata di innovazione digitale nei processi operativi (manifatturieri e logistici)”. Una nuova era che ci porta direttamente all’Industria 4.0 “dopo la prima legata alla macchina a vapore (fine 1700), la seconda alla produzione di massa (inizi del 1900) e la terza dall’avvento dei primi computer nelle fabbriche (1960-1970)”, notano i ricercatori del Polimi.

Perché le tecnologie abilitanti 4.0 sono così importanti

Lo sostiene il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: queste tecnologie sono fondamentali per lo sviluppo del Paese e per la creazione di posti di lavoro, perché ci permettono di trovare soluzioni ed evoluzioni tecnologiche, grazie alla ricerca scientifica, che danno nuova linfa al sistema produttivo italiano. Si tratta di innovazioni di processo, prodotto e servizio in tutti i comparti economici, che creano quindi un circolo virtuoso. Inoltre, la Commissione Europea definisce queste tecnologie “ad alta intensità di conoscenza e associate a elevata attività di Ricerca e Sviluppo, a cicli di innovazione rapidi, a consistenti spese d’investimento e a posti di lavoro altamente qualificati”.

Il Piano Nazionale Impresa 4.0

L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa e il settimo al mondo, con la manifattura italiana che si sta presentando come uno dei principali traini della crescita industriale dell’Eurozona. Il Piano Nazionale Impresa 4.0 è composto da una serie di incentivi, approvati dal Governo nella Legge di Bilancio 2020, che hanno l’obiettivo di favorire e supportare gli investimenti delle aziende nell’innovazione digitale, in modo da rimanere competitive sui mercati internazionali e globalizzati.

Quali sono le tecnologie abilitanti 4.0

All’interno del Piano sono state individuate 9 aree relative alle tecnologie abilitanti:

  1. Robot Collaborativi: robot in grado di lavorare fianco a fianco degli esseri umani, pur svolgendo attività diverse.
  2. Manifattura additiva: è più comunemente conosciuta come “Stampa 3D”. Si tratta di un metodo che parte dal modello disegnato in tre dimensioni al computer che poi viene stampato attraverso la stratificazione di tanti layer di porzioni di millimetri che vengono sovrapposti.
  3. Realtà Virtuale e Aumentata: le simulazioni con Realtà Virtuale sono molto importanti per simulazioni o test, mentre la Realtà Aumentata permette di inserire l’utente in un ambiente digitale e di fornirgli informazioni specifiche.
  4. Simulazioni: sono software che permettono grandi analisi di dati e che rappresentano dei laboratori virtuali per test e progettazioni che avrebbero costi molto più alti in laboratori reali.
  5. Integrazione orizzontale/verticale: sono metodi che permettono di integrare informazioni e procedure di diverse aziende in modo da avviare una “manifattura collaborativa” e che fanno comunicare i macchinari e i sistemi digitali degli impianti.
  6. Industrial Internet of Things: come nell’IoT di tutti i giorni, questo approccio consente di sfruttare sensoristica e tecnologie abilitanti per lo scambio di informazioni presenti in device, prodotti e macchine industriali così da abbattere i costi, renderli tutti integrati e tracciabili, coordinarli e gestirli da remoto.
  7. Cloud Manufacturing: attraverso la tecnologia cloud, diverse imprese possono abbattere i costi di produzione e di gestione utilizzando insieme gli stessi macchinari, le stesse infrastrutture e gli stessi mezzi produttivi anche se non sono di loro proprietà.
  8. Cyber Security: sono tutte le tecnologie che vengono messe in campo per proteggere gli strumenti informatici di un’azienda o di più aziende.
  9. Big Data & Advanced Analytics: questi software consentono alle aziende di gestire e sfruttare grandissime quantità di informazioni molto differenti tra loro per migliorare le performance e abbattere i costi.