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Opportunità del futuro: 3 megatrend che non puoi non conoscere

Dicembre 2023

Un gruppo di potenti forze di cambiamento sta ridefinendo, in maniera significativa e spesso irreversibile, i contorni dell’economia globale e il modo e i luoghi in cui sorgono nuove opportunità di investimento. Queste forze socioeconomiche, ambientali e tecnologiche, possono essere definite "megatrend".

I megatrend sono un insieme di potenti forze sociali, demografiche, ambientali e tecnologiche che stanno trasformando il nostro mondo. Queste forze sono una fonte cruciale di crescita dei ricavi e degli utili a lungo termine per le aziende che sono meglio posizionate per capitalizzarle. Possono però anche rivelarsi fonti di rischio esistenziale per le parti dell’economia incapaci di resistere alle pressioni da esse generate. Di conseguenza, i megatrend hanno un impatto sui fondamentali finanziari di lungo periodo e sui rendimenti degli investimenti. Esse plasmano il modo in cui viviamo e agiamo e definiscono il modo di operare e pianificare di aziende e governi. Alcune esistono da tempo, altre stanno iniziando a emergere e daranno i propri frutti in futuro. Tutte queste forze creeranno nuove opportunità di investimento e cambieranno per sempre l’economia globale. E, come per tutti i grandi cambiamenti sociali ed economici, ci saranno vincitori e vinti: aziende e settori che saranno in grado di adattarsi rientreranno nel primo gruppo.

Identificare, analizzare e monitorare i megatrend è tutt’altro che semplice; altrettanto impegnativo è trarne le implicazioni per gli investimenti. Pictet ha sviluppato un proprio quadro di riferimento per i megatrend, in collaborazione con gli esperti del Copenhagen Institute for Futures Studies e con il supporto dei 13 advisory board tematici interni di Pictet.

Perché una tendenza possa essere considerata un megatrend in cui investire, deve:

  1. Dimostrare di avere la capacità di generare un impatto positivo su un’ampia fetta dell’economia globale per almeno un decennio;
  2. Agire come catalizzatore per una crescita a lungo termine e generare nuove opportunità di business. 

La scarsità di risorse, il passaggio a un’economia orientata ai servizi e le correnti incrociate della globalizzazione e deglobalizzazione sono tre delle 21 tendenze strutturali che stanno trasformando il modo in cui i Paesi sono governati, le aziende gestite e le vite vissute.

Scarsità di risorse

La capacità di sopravvivenza della nostra società dipende dalla sua capacità di estrarre combustibili, cibo, acqua e altre risorse naturali. In certe aree, la crescita della popolazione globale e del reddito pro capite ha messo sotto pressione queste risorse limitate. Un problema che è stato ulteriormente esasperato dall’impatto sul clima delle emissioni generate dall’uomo.

La scarsità di materiali mette alla prova l’innovazione nell’ambito dell’efficientamento delle risorse, che sta gradualmente diventando un driver della crescita economica.

(De)globalizzazione

Con (de)globalizzazione si intende il processo che sta ridefinendo l’ordine economico sviluppatosi tra la fine del secolo scorso e l’inizio di quello corrente. In questo arco di tempo governi e aziende hanno collaborato a livello transfrontaliero, efficientando la catena di approvvigionamento. Sia nei Paesi sviluppati che in via di sviluppo, i grandi cambiamenti in diverse aree di specializzazione hanno abbattuto i costi operativi e aumentato i profitti.

La situazione sta però cambiando: i disordini politici in Occidente, la rivalità tra l’emergente Cina e gli Stati Uniti, gli strascichi della pandemia globale, la guerra in Ucraina e il conflitto armato a Gaza hanno esacerbato le fragilità dell’economia globalizzata e le aziende hanno cominciato a favorire supply chain più sicure e diversificate, anche se meno efficienti.

Economia dei servizi

Tanto nel mondo sviluppato quanto in quello in via di sviluppo, il settore dei servizi sta assumendo un ruolo sempre più centrale se paragonato a quello della manifattura o dell’agricoltura.

Crescita dell’urbanizzazione, che implica un aumento dei livelli di educazione, competitività e specializzazione, saranno motori di crescita dell’economia dei servizi.

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