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Ora la lettura: Termometro macroeconomico 21-27.10.2019

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Ottobre 2019
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Termometro macroeconomico 21-27.10.2019

È disponibile un aggiornamento settimanale dei principali avvenimenti economici e degli indicatori del calendario economico di maggior interesse.

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Di cosa si tratta

Negli ultimi mesi è diventato sempre più importante e necessario analizzare considerare l’andamento dei mercati finanziari a partire dagli sviluppi macroeconomici e geopolitici globali. 
Per questo portiamo alla vostra attenzione un nuovo aggiornamento realizzato su base settimanale dei principali avvenimenti a livello globale insieme agli indicatori del calendario economico di maggiore interesse, riassunti in pillole per consentire una semplice e immediata comprensione della “temperatura” macroeconomica globale.

Il termometro rappresenta anche un valido strumento per permettere all’investitore finale di aumentare la conoscenza dei concetti base della finanza attraverso il glossario e la guida alla finanza del nostro portale dedicato all’educazione finanziaria Pictet per Te.

Sperando sia di vostro interesse vi invitiamo a farci pervenire via mail spunti e riflessioni per migliorare Il termometro macroeconomico a partire dalle vostre routine professionali.

02

La settimana in pillole

14-20 ottobre 2019

Lunedì 14 ottobre:

  • Il Parlamento UK si riunisce dopo la sospensione di 6 giorni.
  • Dato sulla produzione industriale nell’eurozona.
    Dato solido e al di sopra delle aspettative (+0,4% vs +0,3% atteso).

Martedì 15 ottobre :

  • L’amministrazione Trump dovrebbe imporre dazi aggiuntivi sulle merci cinesi.
  • Riunione annuale del Fondo Monetario Internazionale e della World Bank.
  • Il Fondo Monetario Internazionale pubblica il World Economic Outlook.
    Le previsioni della crescita per il 2019 e il 2020 sono state ancora riviste al ribasso (rispettivamente, 3,0% e 3,4%).

Mercoledì 16 ottobre:

  • Dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.
    Dato inaspettatamente debole (-0,3% vs +0,3% atteso).
  • Dato sull’inflazione nell’eurozona.
    Inflazione ancora ampiamente sotto controllo (0,8% a/a).

Giovedì 17 ottobre:

  • Riunione di 2 giorni dei leader dell’UE, con focus su Brexit.

Venerdì 18 ottobre:

  • Entrano in vigore i dazi dell’amministrazione Trump sulle merci europee.

Novità importanti sul fronte Brexit: il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha trovato l’accordo con i rappresentanti dell’Unione Europea, risolvendo la spinosa questione dell’unione doganale con l’Irlanda del Nord (“backstop”). Il Parlamento britannico, però, ha rigettato l’accordo in una seduta straordinaria che si è tenuta sabato, obbligando il Premier Johnson a chiedere una proroga all’UE sulla scadenza del 31 ottobre: nel frattempo, è probabile che farà nuovi tentativi per far comunque ratificare l’accordo al Parlamento prima del 31 ottobre, come ha più volte promesso.

Per quanto riguarda le tensioni commerciali, sono entrate in vigore le tariffe americane sulle merci cinesi ed europee. Tuttavia, le negoziazioni tra Stati Uniti e Cina sembrano procedere sui binari giusti: il Vice Premier cinese Liu He sabato ha affermato che sono stati fatti passi avanti “sostanziali” nelle trattative, uno scenario che apre alla possibilità di un accordo (anche solo parziale) e alla rimozione delle tariffe previste per dicembre.

A livello macroeconomico, il Fondo Monetario Internazionale nel suo World Economic Outlook ha rivisto al ribasso le previsioni per la crescita globale nel 2019 e nel 2020, ora scese rispettivamente al 3.0% e al 3.4% sulla scia delle tensioni commerciali e dell’incertezza geopolitica. Negli Stati Uniti, preoccupa il dato relativo alle vendite al dettaglio che ha mostrato un’inattesa contrazione per la prima volta dopo 7 mesi (-0.3% nel mese di settembre, rispetto al +0.3% atteso). Il timore è che le difficoltà riscontrate dal settore manifatturiero, e più recentemente anche da quello dei servizi, si possano propagare anche ai consumi, una componente determinante del PIL del Paese.

Nell’eurozona, la produzione industriale nel mese di agosto ha segnato un rimbalzo più forte del previsto (+0.4% rispetto al +0.3% atteso). Nel frattempo, l’inflazione resta assolutamente sotto controllo e lontana dal target della BCE: nonostante le misure accomodanti annunciate dall’istituto, il dato di settembre mostra una crescita dei prezzi al consumo solamente dello 0.8% rispetto all’anno precedente, il livello più basso da novembre 2016.

03

Occhi puntati su...

21-27 ottobre 2019

Martedì 22 ottobre :

  • Incoronazione dell’Imperatore giapponese Naruhito.

Mercoledì 23 ottobre:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori nell’eurozona.

Giovedì 24 ottobre:

  • Riunione della BCE.
    Non sono attese nuove mosse di politica monetaria, in quella che sarà l’ultima riunione presieduta da Mario Draghi.
  • Dato sugli ordini industriali negli Stati Uniti.
  • Dato sui PMI nell’eurozona.

Venerdì 25 ottobre:

  • Dato sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.
  • IFO Business Confidence in Germania.
  • Rating S&P sull’Italia.

Sempre con un occhio sugli sviluppi possibili per Brexit e guerra commerciale, questa settimana si riunisce la BCE, per l’ultima volta presieduta dal Presidente attuale Mario Draghi. Non sono previste nuove misure di politica monetaria espansive.

Sul fronte macroeconomico, sono attesi i dati relativi alla fiducia dei consumatori e agli ordini industriali negli Stati Uniti e alla fiducia dei consumatori e ai PMI nell’eurozona.
Importante anche l’IFO Business Confidence tedesco. La settimana, che vedrà anche l’incoronazione del nuovo Imperatore del Giappone Naruhito, si chiude con il rating di S&P sull’Italia venerdì 25 ottobre.

04

Calendario economico

calendarioeco21102019
Fonte: Pictet Asset Management