Occorre rivedere il nostro mix energetico alla luce del riscaldamento globale, dell'esaurimento delle risorse naturali e dei problemi per la salute pubblica legati all'inquinamento. I tradizionali approcci all'investimento responsabile si concentrano su come operano le società, ma di norma chiudono un occhio sull'impatto ambientale dei loro prodotti. Ad esempio, gli approcci best-in-class inducono a investire in una società petrolifera perché ha un rating elevato a livello sociale e di governance e i suoi processi di trivellazione sono meno inquinanti di quelli della concorrenza.
Per noi, ovviamente, questo non basta. I prodotti o servizi commercializzati dalla società devono portare un beneficio all'ambiente. Per questo motivo richiediamo che le società che compongono il fondo Pictet-Clean Energy, creato quasi 12 anni fa, investano nella transizione energetica. Sfruttando il comprovato processo di investimento della gamma di fondi tematici di Pictet, lanciata oltre 23 anni fa e che conta circa 37 miliardi di euro di masse in gestione, il fondo Pictet-Clean Energy non solo integra i fattori ESG nel suo processo di investimento, ma investe anche in società che commercializzano prodotti o tecnologie che hanno un impatto ambientale positivo lungo tutto il loro ciclo di vita.
I pannelli solari e le turbine eoliche produrranno l'elettricità necessaria per rispondere all'aumento del consumo globale, stimato al 60% entro il 2040, allontanando quindi la necessità di costruire nuove centrali alimentate da combustibili fossili, comprese le molto inquinanti centrali a carbone.
Analogamente, l'elettrificazione dei trasporti e la rapida innovazione nella conservazione dell'energia stanno gradualmente sostituendo i veicoli alimentati con derivati del petrolio con alternative elettriche, la cui impronta ecologica è di molto inferiore a quella del motore a combustione.
Il ritmo dell'innovazione tecnologica che guida la transizione energetica sta guadagnando slancio. Stiamo assistendo ad un rapido calo del costo dell'energia pulita e della conservazione dell'energia, attraverso le batterie agli ioni di litio, mentre l'intelligenza artificiale e software sofisticati stanno rivoluzionando i metodi di produzione.
La trasformazione più ovvia negli anni futuri sarà l'elettrificazione dei trasporti, e, in particolare, l'avvento delle auto elettriche. Abbiamo chiaramente visto un punto di inversione della tendenza, e adesso non si torna indietro. I governi di tutto il mondo stanno attuando politiche volte ad accelerare il passaggio ai veicoli elettrici, spinti dalla minaccia dell'inquinamento da particolato.
L'Unione Europea, ad esempio, ha introdotto un regolamento che stabilisce obiettivi di emissioni di CO2 vincolanti per il 2025 e il 2030. Gli obiettivi del 2020, definiti alcuni anni fa, hanno costretto il settore automobilistico a produrre motori a combustione più puliti ed efficienti e a introdurre molti modelli ibridi e alcuni totalmente elettrici. La nuova regolamentazione fa un ulteriore passo in avanti. Gli obiettivi per il 2025 sono del 15% più restrittivi e gli obiettivi per il 2030 sono del 38% più restrittivi rispetto a quelli del 2020, offrendo ai produttori di veicoli la sola scelta di elettrificare completamente la loro produzione per poter essere conformi. I rapidi progressi tecnologici, la diminuzione dei costi delle batterie e l'ascesa di Tesla, che sta iniziando a destare preoccupazione presso i marchi affermati, sono tutti fattori che alimentano la rivoluzione elettrica.
Nelle scorse settimane, Volkswagen, il secondo produttore automobilistico al mondo, ha annunciato l'intenzione di accelerare il ritmo della sua trasformazione elettrica. Questo comprenderà il lancio di oltre 70 modelli totalmente elettrici nei prossimi otto anni, con l'obiettivo di vendere 22 milioni di auto elettriche entro il 2030, il 50% in più di quanto annunciato in precedenza dal gruppo. Finora, Volkswagen ha immesso sul mercato pochi modelli elettrici, ma nel giro di dieci anni il produttore ritiene che le auto elettriche conteranno per oltre il 40% delle vendite ogni anno.
La rivoluzione nel settore dell'auto è in corso. E avverrà non solo in termini di elettrificazione, ma anche di guida autonoma: l'auto di domani sarà sia elettrica che a guida autonoma.
Il fondo Pictet-Clean Energy assume un approccio diversificato agli investimenti nella trasformazione del settore dei trasporti, con esposizione alla tecnologia, ai settori automobilistico, industriale e dei servizi di pubblica utilità:
Anche il mondo dell'energia pulita è notevolmente cambiato. Dieci anni fa, energia solare ed eolica erano del tutto dipendenti dai finanziamenti statali. Oggi, il loro costo è sceso talmente tanto che solare ed eolico sono tra le fonti d'energia più a buon mercato in diverse parti del mondo, anche senza finanziamenti. Di conseguenza, ed è piuttosto normale, i finanziamenti vanno gradualmente a esaurirsi, aprendo la prospettiva per gli investitori per un lungo periodo di crescita nelle energie rinnovabili con meno ciclicità e volatilità, in quanto non sono più soggette agli imprevisti della politica governativa. Il crollo del costo delle batterie avrà anch'esso un impatto positivo sulla crescita delle energie rinnovabili, in quanto sarà possibile conservare l'elettricità generata durante il giorno per usarla di notte, quando il sole non splende. Inoltre, i servizi di pubblica utilità stanno già iniziando a utilizzare accumulatori per rispondere ai picchi di domanda di elettricità, voltando quindi le spalle alle costose centrali elettriche alimentate a idrocarburi, che sarebbero necessarie solo per poche ore al mese.
Le conclusioni della relazione del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change), commissionata dall'ONU e che rappresenta l'opinione globale di oltre 90 scienziati di 40 Paesi e pubblicata lo scorso ottobre, sono state chiare e prevedibili, secondo il team di gestione del fondo Pictet-Clean Energy. Nel 2050, l'energia pulita dovrebbe contare per oltre il 70-85% della generazione di elettricità, mentre la quota del carbone dovrebbe essere praticamente pari a zero. Il mondo dei trasporti dovrebbe essere alimentato dall'elettricità invece che dal petrolio; le previsioni dell'IPCC suggeriscono che il 90% delle auto vendute nel 2050 sarà elettrico.
Questi drastici cambiamenti nel nostro mix energetico saranno effettuati per ragioni economiche, con l'energia solare ed eolica tra le fonti d'energia meno costose, e per le ragioni di salute pubblica di cui abbiamo parlato in precedenza.
Infine, il settore sta vivendo un significativo cambiamento. Le aziende stanno diventando sempre più smart. Anche qui, la massiccia innovazione tecnologica dei recenti anni ha creato nuove opportunità. È in atto una rivoluzione industriale grazie a software, sensori e intelligenza artificiale. Ad esempio, un software di simulazione altamente sofisticato può essere utilizzato per metodi di progettazione, composizione, modellazione e produzione di nuovi prodotti, senza dover passare attraverso numerosi passaggi e prototipi. Come per il trasporto e l'energia rinnovabile, l'industria 4.0 apre molte opportunità di investimento per il fondo Pictet-Clean Energy.
Il comparto è stato completamente riposizionato negli scorsi anni. Mentre 10 anni fa, due terzi degli attivi del fondo erano investiti in energia pulita, oggi i nostri investimenti sono altamente diversificati, grazie alle incredibili opportunità di investimento che all'epoca non esistevano. Oggi, il portafoglio è distribuito nel seguente modo:
La transizione verso un mondo alimentato con energia pulita e sostenibile offrirà molte opportunità di investimento nel lungo termine. Stimolare la transizione energetica non solo contribuisce a salvare il nostro pianeta limitando il riscaldamento globale, ma offre anche la prospettiva di solide performance.
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