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Innovazione

Virtual Health Care: cos’è e quali sono i suoi campi di applicazione

Ottobre 2019

La sanità virtuale, o Virtual Health Care, è sempre più diffusa. L’ultima trovata è la app Amazon Care per i dipendenti di Seattle del colosso di Jeff Bezos.

Piattaforme digitali per comunicare con i medici, condivisione dei dati dei pazienti, applicazioni per monitorare lo stato di salute. La sanità virtuale, o Virtual Health Care, che prevede l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella sanità, è sempre più diffusa. Con risparmi notevoli sui costi e sull’efficientamento delle risorse. Tanto da coinvolgere anche colossi del tech come Amazon.

Cos'è la Virtual Health Care

L’Organizzazione mondiale della sanità la definisce come “l’uso efficiente e sicuro delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a sostegno dei settori della sanità e relativi alla salute, tra cui l’assistenza sanitaria, la sorveglianza sanitaria, l’educazione alla salute, la conoscenza e la ricerca”.

I campi di applicazione sono diversi e in continua evoluzione, così come lo sono le tecnologie. Vanno dallo scambio dei dati tra le strutture sanitarie all’uso di piattaforme per le prescrizioni farmacologiche e il controllo delle cure somministrate. Nel comparto entrano anche le piattaforme di virtual healthcare che consentono ai medici di condividere in cloud informazioni sui pazienti e collaborare nell’individuare le cure più efficaci, i sistemi di telemedicina e le applicazioni sanitarie, da quelle più comuni che monitorano i livelli di attività fisiche, stili di vita e abitudini, fino a quelle più complesse studiate per la prevenzione di malattie specifiche e per il monitoraggio e la gestione di alcune patologie.

Amazon e la sanità virtuale

Uno degli ultimi esempi è l’applicazione Amazon Care, creata da Amazon per i dipendenti di Seattle e loro le famiglie. La piattaforma permette ai lavoratori di mettersi in contatto direttamente con professionisti della salute tramite chat video e messaggi di testoL’app al momento è disponibile solo per i dipendenti Amazon (e i loro familiari a carico idonei) che fanno parte di un piano sanitario Amazon approvato e vivono e lavorano nell’area di Seattle.

Una volta che un dipendente si è registrato, può chattare con un medico tramite sms o una videochiamata, ottenendo consigli o valutazioni di diagnosi. Se l’infermiere o il medico con cui si chatta pensano poi che il paziente abbia bisogno di una valutazione più approfondita, possono attivare la cosiddetta “Mobile Care” con l’invio di un professionista sanitario a casa, in ufficio o in un altro posto. L’infermiera inviata tramite “Mobile Care” può raccogliere campioni di laboratorio, eseguire alcuni test in loco, somministrare vaccini comuni o eseguire esami fisici. Un modo per risparmiare tempo e agire a domicilio in maniera personalizzata.

Intanto il colosso guidato da Jeff Bezos sta collaborando con una società statale di Washington, Oasis Medical Group, per fornire anche il servizio di telemedicina. Il progetto pilota, per il momento concentrato solo su Seattle, arriva mentre il gigante della vendita al dettaglio sta entrando sempre più nel mercato sanitario. L’anno scorso l’azienda ha acquisito la farmacia online PillPack. E all’inizio di quest’anno ha collaborato con sei organizzazioni sanitarie interessate all’uso dell’assistente virtuale Alexa per gestire le informazioni dei pazienti.

Questo è il futuro della sanità. O forse già il presente.