ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Biotecnologie

Le prospettive del settore biotech dopo il COVID-19

Novembre 2020

Oltre il vaccino c'è un settore che corre: le biotecnologie hanno avuto un'accelerazione negli ultimi mesi, in borsa e non solo.

Le biotecnologie sono definite come tutte quelle tecnologie che “controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico”. Si intuisce da queste poche parole quanto il termine abbia campi di applicazione molto ampi. Di sicuro, però, uno dei più promettenti riguarda il campo medico e farmaceutico. Lo dimostra il subbuglio che il settore ha avuto nel corso della pandemia, tra nuove quotazioni, ricchi finanziamenti e impennate di titoli all'annuncio del vaccino. Il COVID-19 sembra quindi aver avuto sul biotech lo stesso effetto che ha avuto su altri settori tecnologici (dall'e-commerce ai pagamenti digitali): la necessità ha compresso i tempi di sviluppo e accelerato un percorso che già veniva affrontato a velocità sostenuta.

Il ruolo delle biotecnologie nella pandemia

Già ai tempi del primo lockdown, un sondaggio realizzato da Assobiotec aveva dato alcune indicazioni sull'impatto del COVID-19 sul settore. Ben il 57% delle imprese biotecnologiche italiane ha affermato di essere impegnata nella ricerca e nella produzione di soluzioni contro il virus. Solo il 7% si stava focalizzando sul vaccino. Due cifre che danno contezza di quanto il panorama biotech sia ampio e possa “attaccare” l'epidemia da fronti diversi.

Vaccino e non solo: è corsa alle Ipo

Le imprese biotech si sono quindi ritrovate al centro della scena. Secondo i dati di Dealogic, diffusi ad agosto, le società del settore hanno raccolto, attraverso Offerte pubbliche di acquisto, 9,4 miliardi di dollari. Con quasi cinque mesi di anticipo, è stato più che doppiato il precedente record (i 4 miliardi raccolti nel 2018). Una vera e propria corsa per sfruttare il momento propizio. Il perché si è visto anche sui titoli più consolidati: quando hanno annunciato che le sperimentazioni sui vaccini stavano dando risultati molto promettenti (con efficacia attorno al 95%), le azioni di Pfizer (prima) e Moderna (poi) hanno avuto un balzo notevole.

Un piano per il biotech italiano

Ma, come detto, la crescita del biotech non è legata solo ai vaccini. Secondo Assobiotec, ormai la metà dei farmaci e delle nuove terapie in fase di sviluppo ha una base biotecologica. Ecco perché l'associazione ha avanzato un “Piano per il biotech nazionale e lo sviluppo del Paese”: un insieme di 23 proposte da includere nell'agenda di governo. Tra le altre cose, prevedono il raddoppio degli investimenti in ricerca pubblica e l'introduzione di misure fiscali per l'incremento degli investimenti pubblici e l'attrazione di investimenti privati.