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Il 2019 sarà un altro anno centrale per trasformazione digitale. Per il mondo del business, d’altronde, è ormai chiaro che la digital transformation dovrà rappresentare un’opportunità da cogliere senza troppi tentennamenti, prima che diventi una minaccia per coloro che non si sono adeguati. Secondo le ultime previsioni formulate da IDC, la spesa mondiale in tecnologie per la trasformazione digitale arriverà a sfiorare i 1.700 miliardi nel 2019. Una grande sfida per tutte le imprese che mirano all’efficienza operativa, alla riduzione dei costi e a una maggiore competitività e crescita. Anche in Italia, agli ultimi posti d’Europa nello sviluppo del digitale, le aziende ne sono sempre più consapevoli: secondo l’ultimo report della Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano, il 39% delle imprese intervistate dichiara un aumento nel budget ICT per il 2019 con un trend di crescita complessivo del 2,6%.
Ecco i dieci trend globali che bisognerà monitorare.
5G. È la quinta generazione degli standard per le connessioni, le cui sperimentazioni sono già state avviate a livello globale da tutti i grandi player delle telecomunicazioni. L’arrivo della rete 5G, atteso per il 2022, sarà una svolta epocale, in quanto consentirà connessioni mobili ad altissima velocità con tempi di latenza bassissimi, rappresentando una rivoluzione per imprese, privati e istituzioni. Secondo diversi studi, i settori che avranno un maggiore impatto per il miglioramento dei servizi, sia dal punto di vista economico sia da quello sociale, sono energia e utilities, manufacturing, sicurezza pubblica, sanità, trasporto pubblico, media ed entertainment, automotive, servizi finanziari, retail e agricoltura.
Blockchain. La “catena di blocchi” ha potenzialità e campi di utilizzo ancora tutti da scoprire. Oltre all’utilizzo nelle transazioni finanziarie, dove oggi è più diffusa, si sta via via espandendo anche all’interno della filiera produttiva della manifattura grazie al riconoscimento del valore legale degli smart contract. Altro grande campo di applicazione è anche quello dell’healthcare.
Intelligenza artificiale. Dopo l’esplosione del 2018, anche il 2019 sarà un anno di ulteriore espansione dell’intelligenza artificiale, grazie soprattutto alla maggiore produzione di chip specializzati da parte dei grandi player del settore. L’Intelligenza Artificiale inizia ad essere integrata in tutte le applicazioni di nuova generazione, migliorando l’efficienza dei sistemi e dei processi in cui agisce.
Internet of Things. Il 2019 sarà anche l’anno dell’incontro tra intelligenza artificiale e Internet delle cose, che diventerà quindi il maggiore driver di ingresso della AI nelle aziende. Sarà quindi possibile, ad esempio, rilevare in tempo reale le anomalie nei macchinari, pianificando dunque attività di manutenzione preventiva delle apparecchiature e accedendo anche ai dati generati da dispositivi quali telecamere, microfoni e altri sensori. A favorire tutto questo, sarà anche la maggiore diffusione della Automated Machine Learning.
Big Data. La raccolta e l’utilizzo dei dati sarà un fattore chiave di competitività. A patto che, come sottolinea l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligenze del Politecnico di Milano, il loro utilizzo sia sempre più “smart”: significa che le aziende dovranno elaborare strategie sempre più dinamiche, non solo per la raccolta, ma anche per l’interpretazione e l’uso dei dati rilevati sul campo, soprattutto in una logica predittiva.
Robotica. La robotica continuerà a trasformare le aziende su fronti diversi. Ecco perché le aziende dovranno sempre più puntare su architetture automatiche aperte a essere integrate e implementate di continuo, ma anche su macchine sempre più collaborative con la filiera produttiva “umana”.
Cybersecurity. Nel 2019 gli esperti di sicurezza informatica, ma anche le aziende e gli utenti, dovranno essere più preparati ad affrontare le minacce che arrivano dagli hacker. In Italia oggi sono soprattutto le grandi aziende a investire nella cybersecurity: nel 2019 si attende un incremento anche da parte delle pmi. L’entrata in vigore del Gdpr europeo sulla privacy sicuramente rappresenta uno stimolo in più.
Cloud. Secondo le previsioni di Gartner, nel 2019 gli investimenti pubblici globali nel cloud supereranno i 200 miliardi di dollari. In Italia le statistiche dell’Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano rivelano che l’82% delle aziende medio-grandi nostrane utilizza almeno un servizio in Public Cloud. E se il 2018 era l’anno in cui il Multi-Cloud è diventato mainstream, il 2019 sarà invece l’anno in cui le strategie Multi-Cloud prendono realmente piede nelle aziende.
Realtà virtuale e realtà aumentata. I giganti tecnologici come Google e Microsoft stanno puntando da tempo con queste nuove tecnologie. I consumatori ne sono sempre più attratti e il prezzo cala. Ma anche le aziende usano sempre più questi strumenti, soprattutto per facilitare il lavoro a distanza. Digi-capital prevede che entro il 2020 il mercato della realtà aumentata supererà quello della realtà virtuale, avendo una quota di mercato dell’80% per un totale di 120 miliardi di dollari.
Mobile. È impossibile, infine, parlare dei grandi trend dell’innovazione digitale senza considerare l’utilizzo di device e app in mobility. Nel 2018, gli utenti hanno scaricato 194 miliardi di app, spendendo 101 miliardi di dollari negli app store. Secondo il report annuale di App Annie “The State of Mobile in 2019”, quest’anno la spesa dei consumatori dovrebbe superare i 120 miliardi di dollari. Con il 5G, in particolare, non esisteranno più confini tra mobile e rete fissa, aprendo a nuovi modelli di business soprattutto sul fronte della customer experience, sia nel privato sia nel pubblico. L’approccio Mobile First, che nasce pensando alla fruizione dell’utente da smartphone, si sta via via trasformando in un nuovo approccio Mobile Only nei servizi bancari ma anche nel settore healthcare, attraverso il monitoraggio a distanza della salute dei pazienti.
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