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Sostenibilità ambientale

Usa: sprint delle energie rinnovabili cala il carbone

Febbraio 2019

Crescono eolico e fotovoltaico rallentano i combustibili fossili. Ecco le previsioni della Environmental Investigation Agency.

Le energie rinnovabili corrono veloci. Mentre il carbone rallenta. E questo trend continuerà in futuro. Lo dicono i dati dell’agenzia americana Environmental Investigation Agency (EIA), che prevede che il solare e l’eolico saranno le fonti energetiche in più rapida crescita negli Stati Uniti nei prossimi due anni. Secondo l’ultimo documento rilasciato a gennaio 2019 dalla EIA, Oltreoceano la produzione di elettricità dall'energia solare crescerà del 10% nel 2019 e del 17% nel 2020. L’eolico invece farà un balzo in avanti del 12% e del 14% nei prossimi due anni. Al contrario, la produzione da carburanti fossili calerà del 2% quest’anno, mostrando solo una minima crescita nel 2020. 

Escludendo l’idroelettrico, l’energia prodotta da tutte le altre fonti rinnovabili negli Stati Uniti aumenterà di tre punti percentuali nei prossimi due anni, dal 10% sul totale nel 2018 al 13% nel 2020. Questa previsione è il risultato della nuova capacità di produzione che l’industria delle rinnovabili si aspetta di mettere in circolo. Solo per l’eolico si prevedono 11 Giga Watt nel 2019, la più grande capacità di produzione eolica mai realizzata negli Usa, che quindi supererà anche l’idroelettrico secondo l’EIA. E altri 8 Giga Watt saranno a disposizione nel 2020. Il risultato è che da sola l’energia prodotta dal vento rappresenterà il 9% del totale dell’energia in circolo nel 2020.

Al terzo posto per capacità negli Stati Uniti si piazza il solare, che nel 2017 ha già sorpassato le biomasse. In questo settore la previsione è una aggiunta di produzione di 4 Giga Watt nel 2019 e di quasi 6 Giga Watt nel 2020, per un aumento totale del 32% rispetto al 2018. Un grande balzo in avanti, che porterà il solare a coprire il 2% del totale dell’energia prodotta entro il 2020. E oltre al solare su larga scala, bisogna tener conto anche degli impianti fotovoltaici installati su abitazioni e aziende, che aumenteranno di circa 9 Giga Watt nei prossimi due anni, facendo segnare un +44% secondo le previsioni EIA.

Ma nonostante la crescita delle fonti energetiche rinnovabili, l’EIA ricorda che i combustibili fossili continueranno comunque a fornire la maggior parte dell’elettricità generata negli Stati Uniti. Il carbone e il gas naturale insieme hanno garantito una copertura del 63% della produzione nel 2018, percentuale che dovrebbe scendere al 61% nel 2020. Ma il carbone, già sorpassato dal gas naturale grazie soprattutto ai bassi costi, è in rapido declino: la quota del carbone sul totale dell’elettricità generata è calata al 28% nel 2018 dal 45% del 2010. E la previsione dell’EIA è che, mentre il gas aumenterà la sua produzione dal 35 al 37% entro il 2020, il carbone continuerà invece a diminuire fino al 24% entro 2020. Un processo fatto di piccoli passi, anno dopo anno, che sta mettendo nell'angolo i combustibili fossili responsabili di gran parte dell’inquinamento del nostro pianeta.