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Sostenibilità ambientale

Giornata Mondiale della Terra 2021: qual è la direzione della finanza?

Aprile 2021

In occasione dell’Earth Day 2021 proviamo a capire come si sta muovendo il mondo economico e finanziario per assicurare uno sviluppo che vada di pari passo con la svolta green.

Oggi è la Giornata Internazionale della Terra, la più grande iniziativa ambientale dedicata al nostro Pianeta su scala globale. Si tiene dal 1970, quando è stata creata per sensibilizzare tutto il mondo sull’importanza delle risorse naturali e, negli ultimi anni, è riuscita a coinvolgere oltre un miliardo di persone. Ma è davvero possibile coniugare sostenibilità ambientale e crescita economica?

La svolta dei green jobs

Partiamo dalla creazione di posti di lavoro nell’economia sostenibile. Secondo il report di Fondazione Symbola, nel 2019 i green jobs in Italia hanno superato i 3 milioni, circa il 13,4% dell’occupazione italiana complessiva. Un risultato notevole, come conferma il Presidente di Fondazione Symbola Ermete Realacci: “Già prima della crisi COVID-19 oltre 432mila imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti hanno investito, come si legge nel rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2”.

 

Inoltre, come ha spiegato uno studio condotto dall’Università di Oxford e dalla School of Entreprise and Environment, l’Italia, assieme a Cina, Stati Uniti e Regno Unito, è tra quei Paesi che potrebbero dominare il settore dell’economia green nei prossimi decenni. Addirittura l’Italia ha il potenziale di diventare la prima della classe, ma vanno attuate politiche decise verso questa transizione.

La finanza sostenibile nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Secondo il rapporto “Italia sostenibile” di Cerved, i mini green bond hanno un potenziale di 7,2 miliardi di euro solo in Italia. Tanto che la finanza sostenibile potrebbe innescare una ripresa orientata alla transizione verde e ai nuovi bisogni sociali anche grazie al PNRR.

"La finanza ESG sta già veicolando grandi masse di fondi verso progetti sostenibili – ha spiegato l’amministratore delegato di Cerved Group, Andrea Mignanelli, alla presentazione dello studio – e la regolamentazione bancaria amplierà ancora di più la portata di questo fenomeno. L'Italia, con una struttura produttiva fatta di piccole imprese, fuori dai radar di questi investitori, rischia però di rimanerne ai margini: è necessario promuovere la rendicontazione ESG e prevedere incentivi a sostegno delle PMI, perché anche loro possano accedere a questi fondi".

Investimenti più sostenibili: si può cambiare

Nell’ultimo decennio, gli investimenti in fonti rinnovabili hanno superato di gran lunga quelli nelle fonti fossili. Secondo uno studio dell’Oxford Sustainable Finance Programme, la transizione energetica ha fatto schizzare alle stelle i rischi connessi agli investimenti nel carbone e quindi ora gli investitori chiedono un margine di profitto che valga almeno il triplo rispetto agli investimenti nelle rinnovabili. Secondo questo report, tra il 2010 e il 2019 i costi per finanziare i parchi solari hanno registrato un taglio del 20%. Molto positive anche le performance per l’eolico onshore (-15%) e offshore (-33%). Allo stesso tempo i costi per finanziare i progetti delle fossili sono cresciuti nettamente: gli spread sui prestiti per le centrali elettriche e le miniere di carbone sono lievitati rispettivamente al 38% e al 54%. È il segnale che cambiare si può.