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Innovazione

Come cambiano i consumi: cinque tendenze del retail

Maggio 2019

Digitale e fisico si mescolano accompagnando le nuove abitudini dei clienti. Più attenti alla sostenibilità e meno alla proprietà.

Il modo in cui le persone comprano e cosa acquistano sta cambiando con grande rapidità. Non si tratta solo di tecnologia ma di un più ampio mutamento delle abitudini di consumo. Ecco cinque tra le principali tendenze del momento. 

Il ritorno della vetrina

L'impetuosa ascesa dell'e-commerce ha fatto cantare troppo presto il de profundis dei punti vendita fisici. Sono cambiati, non limitandosi a sopravvivere ma riguadagnando spazio, in un continuo dialogo con le vendite online. Il caso più eclatante è Amazon: la più grande piattaforma occidentale di e-commerce ha comprato la catena di supermercati Whole Foods, l'ha integrata con il suo servizio di abbonamento Prime. E sta espandendo i Go, i supermercati senza casse. Allo stesso tempo, un'insegna nata nel mondo “analogico”, come Walmart, sta puntando sempre di più su e-commerce e servizi digitali. 

Più attenzione alla salute

I consumatori sono sempre più attendi alla salute, propria e dell'ambiente. La domanda di prodotti sostenibili, freschi e con metodi produttivi a basso impatto sta crescendo esponenzialmente. Ed è destinata a farlo ancora, perché i clienti che più badano a questi aspetti sono i Millennials e le generazioni successive. Giovani consumatori, di oggi e di domani. Calano invece i prodotti che richiedono produzioni elaborate e ad alto contenuto di grassi e zuccheri.  

Dalla proprietà alla condivisione

Per le generazioni passate, possedere un'auto era qualcosa di ovvio. Oggi qualcosa sta cambiando. I prezzi del carburante e il traffico sono forti disincentivi, soprattutto perché nuove tecnologie e abitudini stanno fornendo alternative credibili. Il car sharing è l'esempio più classico, ma è solo l'inizio. Anche le case automobilistiche tradizionali stanno investendo sui servizi e la guida autonoma, in vista di città meno congestionate, nelle quali i clienti sono sempre meno acquirenti (di un veicolo) e sempre più abbonati (a un servizio di trasporto personalizzato ma non esclusivo). Più in generale, la proprietà tenderà a convivere e, in alcuni casi, a essere sostituita dalla sharing economy.  

Personalizzazione

Lo vediamo già ogni volta che navighiamo sul web: la nostra esperienza è personalizzata, con pubblicità mirate in base alle nostre ricerche precedenti. È solo un assaggio: nuove reti, nuove tecnologie e l'esplosione dell'Internet of things moltiplicheranno i “punti d'accesso” attraverso i quali raccogliere dati e personalizzare l'esperienza di ciascuno. Una personalizzazione che non si fermerà solo alla navigazione, ma potrebbe seguirci ovunque, dal negozio online fino al supermercato sotto casa. Senza dimenticare l'utilizzo di sistemi di riconoscimento basati proprio sulla singolarità di ogni individuo, come viso, impronte, iride e persino onde cerebrali. 

ll potere degli influencer

Ormai se ne parla da tempo, ma la tendenza alla crescita resta forte: si stanno affermando forme di promozione che slittano da quella tradizionale verso gli influencer. I marchi sfruttano, oltre alla promozione diretta tramite i propri canali, anche quella di personaggi con forte seguito sui social network, osservati da un pubblico che si fida di loro e che ha, spesso, i loro stessi interessi. Un pubblico giovane, che il più delle volte sfugge ai media tradizionali. Si tratta di “vie preferenziali”, anche grazie all'evoluzione delle piattaforme online che consentono di acquistare in pochi clic quello che si vede nel post.