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Economia e finanza

Pictet Fiver: i cinque fatti economici di Aprile 2020

Maggio 2020

I cinque principali fatti di economia e finanza del mese raccontati in breve.

Mentre alcuni Paesi sembrano aver superato il picco dei contagi, molti altri Stati, fra cui USA e Regno Unito, sono ancora in difficoltà. L’impatto del Coronavirus ha segnato in modo netto l’economia del mese appena trascorso, ma non vanno trascurati i primi segnali di miglioramento.

1. Mercati in attesa del rimbalzo

I dati economici sono drammatici, ma le scelte dei mercati finanziari si basano su fattori diversi. Le borse si aspettavano una significativa recessione a livello globale in questa prima metà dell’anno e al momento si mostrano fiduciose nel fatto che presto si verificherà un rimbalzo.

 

A impedire la catastrofe ci sono in primo luogo le imponenti misure di politica economica messe in campo da istituzioni nazionali e internazionali, ma anche le decisioni di politica fiscale e monetaria svolgono un ruolo fondamentale per la tenuta del sistema. Queste misure infatti hanno permesso la stabilizzazione del mercato americano e, di conseguenza, la riduzione dei tassi reali e il recupero delle attività azionarie.

2. Attività azionarie in recessione

Ad aprile le attività azionarie scontano una recessione dei profitti del 25-30% a livello globale. Il dato appare in linea con quanto sta avvenendo sul piano macroeconomico, ma potrebbe aggravarsi fino a raggiungere, nello scenario peggiore, il 35-40%. Secondo diversi esperti però la recessione più importante si è già verificata nel mese di marzo e per il futuro si attendono miglioramenti.

3. Prudenza negli investimenti

È importante considerare che in questo momento i mercati sono vicini a una zona di equilibrio. È pertanto consigliabile un atteggiamento prudente dal punto di vista delle attività di portafoglio, monitorando in modo continuo e capillare le informazioni e le previsioni disponibili prima di effettuare qualsiasi scelta di investimento.

4. Il ruolo chiave delle informazioni

Diversi Paesi hanno già iniziato a far ripartire le proprie economie, adottando misure di sicurezza basate su distanziamento sociale e DPI. Per una ripresa efficace però c’è bisogno di dati certi sui quali fondare lo sblocco del settore dell’offerta aggregata. Mentre fabbriche e attività commerciali riaprono a poco a poco, la comunità internazionale ripone grandi speranze negli studi sui test sierologici, che potrebbero individuare i soggetti immuni in grado di tornare a svolgere le proprie attività senza rischi.

5. La strategia dell'Europa: dal Recovery fund al MES "sanitario"

Dopo settimane di polemiche, l’Eurogruppo ha approvato la messa a punto di un Recovery fund con una dotazione di almeno 1.500 miliardi di euro. Entro mercoledì 6 maggio la Commissione elaborerà una proposta per il funzionamento del fondo, che sarà finanziato da obbligazioni ma ancora non è chiaro se concederà prestiti o sovvenzioni a fondo perduto. L’Eurogruppo sta lavorando anche al progetto di un MES “sanitario”, sottoposto alla sola condizione di utilizzarne le risorse per le spese sanitarie legate al COVID-19. La linea di credito avrebbe un tetto massimo di 240 miliardi, cui ciascuno Stato potrebbe attingere fino al 2% del proprio PIL.