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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Novembre 2021 | di Marco Piersimoni

Novembre 2021

Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet AM Italia, descrive il quadro macroeconomico del mese di novembre caratterizzato da una grande attenzione sul fronte inflazionistico, dalle decisioni delle Banche Centrali e dalle ripercussioni sulle attese di politica monetaria globali. Scopri tutti i dettagli nel video.

Nel mese di settembre abbiamo visto il ritorno del fattore di rischio tassi di interesse, che ha generato una correzione di circa cinque punti percentuali sul mercato azionario mondiale. Ad ottobre non abbiamo assistito alla risalita dei rendimenti nominali e reali sulla parte lunga curva, ma ad un grande disordine sulla parte breve dei tassi controllata di solito dalle Banche Centrali.

 

I mercati sono entrati in fibrillazione sulle future decisioni delle Banche Centrali per una serie di motivi. In primo luogo, i ragionamenti sull’inflazione e sulla possibile connotazione di transitorietà sono stati messi in dubbio dai dati e dai mercati. L’inflazione tendenziale negli Stati Uniti è stabilmente sopra il 5% da cinque mesi e anche l’inflazione core, ossia al netto delle componenti volatili, resta al 4% da diverso tempo. Le attese di mercato sul fronte inflazionistico hanno registrato questa mancata discesa e le aspettative di inflazione implicite sul mercato dei titoli indicizzati sono aumentati di venti punti base nel corso del mese.

Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet AM Italia


Il dubbio del mercato è pertanto che l’inflazione non sia transitoria in tempi brevi ma sia un fenomeno più persistente di quanto sperato. Le Banche Centrali inglese, australiana e neozelandese hanno dichiarato chiaramente l’intenzione di agire sul fronte tassi molto presto. Molte Banche Centrali dei mercati emergenti hanno iniziato da tempo il processo di stretta monetaria, spesso a sacrificio di una crescita non così esuberante.

 

Questo costituisce una novità che ha avuto ripercussioni violente sulle attese di politica monetaria globali. Le Banche Centrali infatti agiscono tramite due canali. Il primo è il canale tradizionale dei tassi, il secondo è il canale della liquidità. La crisi COVID-19 ha richiesto l’attivazione di entrambe le strategie ma, visto il rapido miglioramento economico, la liquidità è stata la prima ad essere ritirata.

 

Il mercato è preparato al tapering e sta prezzando un rialzo dei tassi già nel 2022. Non prezza però il proseguimento del sentiero dei rialzi come da previsioni della Fed. Il problema è quello di distinguere minore liquidità rispetto ad un’accelerazione dei rialzi dei tassi.

 

Lo sviluppo di questa dialettica è cruciale per le scelte di portafoglio. Per il momento il mercato obbligazionario non crede ad un ciclo di rialzi prolungato. Il mercato azionario è invece confortato dal livello ancora contenuto dei tassi di interesse reali.