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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l'analisi dei mercati finanziari di Novembre 2019 | di Andrea Delitala

Novembre 2019

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet AM Italia, descrive il quadro macroeconomico del mese di novembre caratterizzato da un mercato del lavoro superiore alle attese, da una situazione geopolitica più stabile del previsto e dall’interruzione degli aiuti da parte della Fed. Scopri tutti i dettagli nel video.

La macroeconomia ha fatto registrare un buon mercato del lavoro – soprattutto tenuto conto dello sciopero di General Motors – con un dato americano decisamente superiore alle attese che ha fugato i dubbi di una recessione imminente. Dubbi dovuti all’evidente rallentamento in atto nell’economia globale a livello manifatturiero, che si temeva potesse influenzare anche il mercato del lavoro. Anche la crescita GDP e gli indicatori di sentiment come l’ISM in America e in Europa, soprattutto in Francia e Italia, hanno permesso di superare la paura di una recessione imminente che aveva decisamente pesato sul mercato nella fase estiva.

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet AM Italia


Dal punto di vista geopolitico non si è verificata la degenerazione temuta a causa delle due preoccupazioni principali del mercato, ovvero la guerra commerciale tra Cina e America da un lato e la Brexit dall’altro. Riguardo la prima è apparsa evidente la volontà di raggiungere almeno un “accordo di primo livello”. Non si tratta propriamente di una pacificazione, la competizione tra i due paesi va infatti al di là della componente commerciale, ma almeno è chiaro che nessuno dei due leader abbia intenzione di far precipitare la situazione. Per quanto riguarda la Brexit è stata stabilita una nuova scadenza preceduta da elezioni, che molto probabilmente vedranno la riconferma di Boris Johnson. Le previsioni sono dunque quelle di una Brexit meno disruptive, non traumatica.

In questo panorama, la Fed ha fornito l’ultimo aiuto con il terzo di una serie estiva di tagli contigui, configurando in qualche modo la chiusura di questa fase, chiamata dalla stessa Fed “Mid-Cycle Adjustment”. Questo di per sé era un messaggio difficile da comunicare al mercato ma Powell ha dichiarato da una parte l’intenzione di interrompere gli aiuti, dall’altra di non aspettarsi nessun’altra fase di inflazione. Ha inoltre aggiunto che, qualora dovesse invece presentarsi, sarà disponibile ad un nuovo intervento.