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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l'analisi dei mercati finanziari di Luglio 2021 | di Andrea Delitala

Luglio 2021

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, descrive il quadro macroeconomico del mese di luglio caratterizzato da dati che confermano la ripresa ma, allo stesso tempo, non sorprendono più in positivo. Scopri tutti i dettagli nel video.

Nelle ultime settimane i dati macro restano improntati ad una solida ripresa ma non sorprendono più in positivo. Dal punto di vista dei dati specifici, in America l’occupazione totale non cresce. A fronte di una forza lavoro lievemente in aumento questo fa sì che il tasso di disoccupazione salga al 5,9%.

 

Questo scenario è corroborato dall’ultimo dato ISM, che si mostra al di sotto delle aspettative. Ciò è stato catalizzatore di una discesa ulteriore dei rendimenti obbligazionari, annullando i rialzi che si erano presentati tra febbraio e marzo. I tassi a termine in particolare sono scesi parecchio, c’è stato un pronunciato appiattimento della curva con i rendimenti reali scesi a -0,8% in America e -1,25% in Europa. Questi movimenti non si giustificano con i fondamentali attuali, se non pensando a una ripresa che rimarrà anemica al di là della fiammata inflazionistica che stiamo vivendo in questi mesi.

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet AM Italia


All’appiattimento perentorio della curva ha certamente contribuito la riunione della Fed del 16 giugno, in cui Powell ha ridato peso alle prospettive di inflazione ponendo un limite all’atteggiamento di tolleranza della Banca Centrale americana, fino a quel momento apparentemente interessata soprattutto a ritornare alla piena occupazione del mercato del lavoro. Questo ha fatto anticipare nel mercato l’attesa dei rialzi a fine 2022 anziché 2023, implicando un appiattimento e una discesa dei rendimenti a termine. Sul tema dei rialzi e sul tapering sono attesi chiarimenti durante la riunione della Fed a Jackson Hole programmata a fine agosto.

 

Il mercato obbligazionario non è più in grado di esprimere valutazioni coerenti con la macroeconomia ma, essendo soggetto a forti distorsioni, bisogna rispettare lo sbilancio tra domanda e offerta che sta sostenendo i titoli obbligazionari e schiacciando i rendimenti.

 

La compressione dei rendimenti reali fa ancora una volta da baricentro delle valutazioni di tutto il sistema finanziario, sostenendo direttamente i bond e indirettamente l’azionario, che vede nuovi massimi soprattutto in America. Complice la diffusione della variante Delta, a livello settoriale gli elementi macro e di salute pubblica virano a favore della tecnologia e dell’healthcare a discapito dei titoli ciclici e value.