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Analisi dei Mercati Finanziari

Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Giugno 2019 | di Andrea Delitala

Giugno 2019

Andrea Delitala Head of Investment Advisory di Pictet AM Italia descrive lo scenario macroeconomico del mese di giugno caratterizzato dal risultato delle elezioni europee e dalla ripresa della guerra commerciale tra USA e Cina.

Il mese di giugno da un punto di vista geopolitico ha visto la ripresa delle ostilità da parte di Trump sul fronte della guerra tariffaria. Oltre al fronte cinese si è verificato anche un attacco al Messico, rientrato rapidamente. Di grande attualità rimane la pista cinese e l’aggressione a Huawei alla quale la Cina cerca di rispondere con delle contromisure caratterizzate da un tono maggiormente costruttivo. Il G20, in programma per fine giugno sarà il prossimo evento su cui misurare il livello di tensione tra USA e Cina.

A fine maggio si sono svolte le elezioni europee che hanno visto una grossa affermazione dei Verdi in Germania e un buon risultato di Macron in Francia. L’Italia invece è il Paese che porterà al Parlamento europeo una grande rappresentanza di deputati che non compare nei partiti di stampo più tradizionale. Su questo bisognerà valutare come si svilupperà il dialogo tra Europa e Italia. Per ora il dibattito ha avuto l’aggravante della procedura contro il deficit eccessivo, ma si tratta di un evento che riguarda il 2018. Dal punto di vista politico sembrano poterci essere spazi di manovra, ma questo scenario si intreccia con le sorti di governo e con la riforma finanziaria, che si prevede essere complicata. Sul futuro del governo siamo alle soglie di un rinnovamento, che porterà prima o poi a nuove elezioni, ma non è detto che succederà prima della finanziaria. Questo quadro possibile rasserena il mercato perché vede una forma di sicurezza nella continuazione di un comportamento non così ostile nei confronti dell’Europa e nella garanzia che offre il binomio ministro dell’economia e primo ministro. Infatti lo spread, dopo aver testato le prossimità del 300, si è riassestato.

A fine maggio si registrano anche le dimissioni della May, che lasceranno spazio ad una nuova leadership conservatrice, ma con una deadline a fine ottobre piuttosto stretta.

Dal punto di vista macroeconomico si evince una crescita dell’occupazione sul mercato del lavoro americano sotto le aspettative. Punto ancora più importante è un chiaro segnale di assenza di inflazione che il mercato ha registrato con una forte riduzione dei tassi di interesse. In sintesi: il tema geopolitico sommato ad una macroeconomia caratterizzata dalla mancanza di pressioni inflazionistiche sono risultate in un calo molto pronunciato dei tassi di interesse.

 

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet AM Italia