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È l'anno del COVID-19: non c'è stato settore che, nel 2020, non sia stato toccato dalla pandemia. Guardando agli ultimi 12 mesi, tra vittime e lockdown, sembra quasi non sia successo altro. Eppure, anche ai tempi del mondo (in apparenza) sospeso per virus si sono vissuti eventi importanti, in alcuni casi storici. Eccone alcuni.
Il 3 novembre si sono tenute le elezioni presidenziali Usa. Il candidato democratico Joe Biden ha prevalso sul presidente in carica, il repubblicano Donald Trump. Si è trattato di una tornata elettorale caratterizzata da alcune peculiarità: una forte polarizzazione (concentrata sul pro o contro Trump), una partecipazione senza precedenti nella storia americana e i tempi lunghi necessari per decretare il vincitore. L'ampio utilizzo del voto postale e le differenze risicate in alcuni Stati hanno infatti costretto ad attendere diversi giorni prima di indicare un vincitore, nonostante le richieste di riconteggio e le minacce di ricorso alla Corte Suprema di Trump. Che così è diventato il primo presidente a mancare il secondo mandato dai tempi di George Bush padre (battuto nel 1993 da Clinton).
Il 20 e 21 settembre si è tenuto il quarto referendum costituzionale della storia repubblicana. È stato indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. Il testo porta i seggi della camera da 630 a 400. E da 315 a 200 quelli al Senato. Programmato per la fine di marzo e rimandato a causa del COVID-19, ha visto il “Sì” prevalere nettamente, con quasi il 70% delle preferenze. Negli stessi giorni del referendum si sono tenute anche le elezioni regionali in Valle d'Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia.
La nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, a un mese dal proprio insediamento (dicembre 2019) si è dovuta confrontare con la più grande emergenza nella storia dell'economia comunitaria. Buona parte dell'anno è stata trascorsa nel tentativo di trovare un accordo sul Next Generation Eu. L'intesa è arrivata a dicembre e rappresenta un passaggio storico. Non solo per la capacità dell'intervento (un pacchetto di 750 miliardi – tra sovvenzioni e prestiti – che puntano ad ammortizzare l'effetto del COVID-19 e a velocizzare la conversione digitale e green) ma anche per le sue caratteristiche: per la prima volta, l'emissione di bond europei si rivolge direttamente a capitoli di spesa precisi e non al sostegno degli Stati. Il debito non è mai stato così comune.
Il 31 gennaio 2020 si concretizza la Brexit: il Regno Unito esce dall'Unione europea. Sarà questa la data scritta nei libri di storia, anche se a decretare questo passo era stato un referendum del 2016 e anche se le conseguenze sono state minime. Si è infatti aperto il previsto periodo di transizione, durante il quale Londra resta nel mercato unico europeo e che si concluderà il 31 dicembre 2020.
Uno dei fatti di cronaca che hanno segnato il 2020 è stato l'assassinio dell'afroamericano George Floyd, ucciso dalla polizia di Minneapolis durante un arresto. La morte ha rilanciato le proteste anti-razziste, guidata dalle ultime parole di Floyd (“I cant' breathe”) e dal movimento “Black Lives Matter”, che dagli Stati Uniti si è esteso su scala internazionale.
Il 30 maggio la navetta spaziale Crew Dragon, realizzata da SpaceX, raggiunge la Stazione Spaziale Internazionale con equipaggio a bordo. Gli Stati Uniti non erano in grado di lanciare astronauti nello spazio dalla cancellazione del programma Space Shuttle. Si realizza così uno degli obiettivi di Elon Musk: SpaceX è la prima società privata a fare da navetta spaziale per gli uomini della Stazione Spaziale Internazionale.
Il 4 agosto due esplosioni devastano il porto di Beirut. Le immagini della detonazione e l'impressionante spostamento d'aria fanno il giro del mondo. L'area attorno al porto è distrutta. I morti sono più di 200.
Tra i tanti eventi sportivi rimandati causa COVID-19, spiccano – oltre agli europei di calcio – i giochi olimpici di Tokyo. La fiaccola dovrebbe riaccendersi nel 2021, ma resta un fatto con pochi precedenti: nella storia delle olimpiadi moderne (dal 1896 in poi), solo le due guerre mondiali avevano bloccato la manifestazione.
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