ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Ricevi gli ultimi aggiornamenti dal mondo Pictet!

Mercati

Impeachment Trump: dalle accuse all'assoluzione

Febbraio 2020

Il presidente Usa è stato scagionato dalla maggioranza repubblicana al Senato. Era accusato di abuso di potere ma ecco quali sono le novità.

Era successo solo altre due volte nella storia americana. La terza è toccata Donald Trump, passato indenne attraverso l'impeachment, cioè la messa in stato di accusa del presidente degli Stati Uniti. Prima di lui, solo Andrew Johnson (il successore di Lincoln, nel lontano 1868) e Bill Clinton (nel 1999) avevano subito la stessa sorte. Ci andò vicino Richard Nixon, a causa del Watergate, ma anticipò l'impeachment dimettendosi.

Trump sotto impeachment: le accuse

L'accusa nei confronti di Trump, incardinata sulle testimonianze di alcuni funzionari della Casa Bianca e del Pentagono, riguardava presunte pressioni fatte nei confronti del governo ucraino per danneggiare un avversario politico. Nello specifico, Trump avrebbe sospeso gli aiuti militari all'Ucraina per convincere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad avviare un'indagine per corruzione nei confronti di Joe Biden e di suo figlio Hunter. Biden, vicepresidente nei due mandati di Obama, è in corsa per diventare il candidato democratico e affrontare Trump nelle elezioni presidenziali del 2020.

La questione si è aperta alla fine dello scorso settembre, con una lettera inviata al Congresso in cui un testimone riferiva di una telefonata fra Trump e Zelensky risalente a luglio, pochi giorni dopo il blocco degli aiuti militari da 390 milioni già approvati dal Congresso. Il 18 dicembre 2019, la Camera dei Rappresentanti (a maggioranza democratica) ha ufficializzato la messa in stato di accusa.

Le novità sull'impeachment di Trump: l'assoluzione

Sin da subito era parsa molto più probabile l'assoluzione, grazie alla maggioranza repubblicana in Senato. Solo un eventuale disgregarsi del partito avrebbe messo nei guai il presidente. Non è successo. Trump è stato assolto con 52 voti a favore e 48 contrari dall’accusa di “abuso di potere”. Solo un senatore repubblicano ha votato contro il dettato del partito: Mitt Romney. Il candidato alle presidenziali 2012 è invece rientrato nei ranghi nel voto sulla seconda accusa, quella di “ostacolo al Congresso”, bocciata per 53 voti a 47.

Cosa succede dopo l'assoluzione di Trump nel processo di impeachment

I democratici spingono ancora perché, chiusa la procedura d'impeachment, l'affare ucraino non venga dimenticato. Jerrold Nadler, presidente della Commissione Affari Giudiziari, ha espresso la volontà di convocare l’ex consigliere della sicurezza nazionale John Bolton per un'audizione pubblica. La sua testimonianza era stata richiesta dai democratici anche durante il processo, ma i repubblicani erano riusciti a negare la convocazione per 51 voti a 49 (oltre a Romney, si era detta favorevole la senatrice repubblicana Susan Collins). Di fatto, però, la procedura è alle spalle. E, nell'anno delle presidenziali, Trump ha già iniziato a utilizzare l'assoluzione come argomento di campagna elettorale: ha definito l'impeachment “una vergogna” e “un'ingiustizia” portata avanti “da bugiardi”.