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Mercati

I danni economici del coronavirus: tutto quello che c'è da sapere

Marzo 2020

Turismo, commercio, produzione industriale: nessuna attività è immune dal contagio. Con ripercussioni non ancora del tutto prevedibili.

Accanto all'emergenza sanitaria c'è quella economica. I timori e le misure di contenimento stanno avendo ripercussioni sugli scambi commerciali e sul movimento delle persone. Le conseguenze non sono ancora definibili con precisione. Dipenderà anche dalla durata e dall'intensità dell'epidemia. Intanto, però, è già possibile notare le risposte immediate del mercato e registrare alcune stime. Non certo positive. 

Commercio e possibili default: gli effetti del coronavirus

“Il protrarsi dell’emergenza coronavirus oltre aprile-maggio potrebbe tradursi in una riduzione del Pil dello 0,3-0,4%”. Questa la stima di Confcommercio dell'ultima settimana di febbraio. Le attività commerciali sono sotto pressione in quasi tutti i settori: i negozi sono chiusi o meno frequentati del solito, con i consumi che tendono a ridursi e a concentrarsi sui beni di prima necessità (i supermercati hanno infatti registrato un incremento delle vendite). “Nel settore dei pubblici esercizi il rischio occupazionale già ora è valutato in circa 20 mila unità”, afferma Confcommercio.

 

Secondo un'analisi di Cerved Rating Agency, in Italia il rischio fallimento delle imprese potrebbe passare dal 4,9 al 6,8% se il quadro rimanesse simile a quello attuale per i prossimi mesi. Ma se l'epidemia si trasformasse in pandemia e la crisi durasse oltre un semestre, le probabilità di un default raddoppierebbero.

I danni del coronavirus sul turismo e sul trasporto aereo

Pessimo è il quadro del turismo. Oltre al blocco dei voli e alle zone di quarantena, gli spostamenti sono rallentati. Ne stanno risentendo non solo le società che si occupano di trasporto, ma anche le attività ricettive, bar, ristoranti, servizi legati al settore, mondo della moda e del lusso (che nel caso dell'Italia dipende molto dal flusso turistico estero). Aumentano le disdette. Già a gennaio, l'International Air Transport Association ha registrato il più basso incremento del traffico aereo dal 2010, quando mezza Europa fu bloccata dall'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull. E tra febbraio e marzo non andrà meglio. Anzi. Confturismo prevede un crollo delle presenze tra il primo marzo e il 31 maggio: 31,6 milioni di turisti in meno, per una perdita di 7,4 miliardi di euro.

L'impatto del COVID-19 sulla produzione industriale

La produzione industriale nel primo bimestre ha alternato la crescita di gennaio con il calo di febbraio. Secondo Confindustria, però, non si tratta (se non in minima parte) dell'effetto coronavirus. Un impatto “più significativo” è atteso a marzo e nel secondo trimestre, quando inizierà a pesare la caduta della domanda nel terziario. Le ripercussioni sul Pil sarebbero immediate. S&P ha stimato una possibile contrazione del prodotto interno lordo italiano nel 2020, dello 0,3%, contro un progresso dello 0,4% previsto lo scorso dicembre.

Mercati e coronavirus: borse in calo

Dal punto di vista finanziario, il diffondersi del contagio ha toccato tutte le borse del pianeta. Shanghai ha però recuperato le perdite accumulate da inizio anno. Restano invece in pesante rosso i mercati finanziari europei e statunitense. Rispetto a inizio anno, ad oggi, durante la prima settimana di marzo, il principale indice milanese ha ceduto quasi 9 punti percentuali.