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La valutazione del rischio: i fattori da tenere in considerazione

Giugno 2016

Ciascun investitore ha una propensione al rischio specifica. Quando si decide di investire bisogna scegliere gli strumenti che meglio si adattano alle proprie preferenze.

Propensione al rischio
Il rischio è una variabile fondamentale quando si parla di investimenti, in quanto il valore di uno strumento finanziario può oscillare più o meno nel corso del tempo. Ciascun investitore ha una propensione al rischio finanziario specifica. Per cui quando si decide di investire, bisogna scegliere gli strumenti che si adattano meglio alle preferenze dell’investitore e alle sue esigenze finanziarie.

Probabilità
La teoria dice che un investimento è tanto più rischioso quanto più i possibili risultati che da esso conseguono sono dispersi attorno alla media. Il primo fattore da tenere in considerazione, quindi, è la probabilità che una certa cosa accada. Un’interpretazione oggettiva della probabilità si basa sulla frequenza con cui certi eventi tendono a verificarsi. Ma in mancanza di esperienze passate su cui fare una stima delle probabilità, non è possibile avere una misura oggettiva. In questo caso interviene la percezione individuale che un evento possa verificarsi, che si basa sul giudizio del singolo o sull’esperienza.

Valore atteso e variabilità
L’altro fattore da guardare è il cosiddetto valore atteso, cioè la media del valore dell’investimento associato ai diversi possibili esiti. Infine, non bisogna dimenticare la variabilità, cioè la misura in cui i possibili esiti di un evento possono variare: un fattore determinante per valutare se un titolo è più o meno rischioso di un altro.

Titoli di capitale e titoli di debito
Ora andiamo nella specifico. Occorre distinguere per prima cosa tra titoli di capitale e titoli di debito. Se si acquista un titolo di capitale, la remunerazione spettante di chi lo possiede è legata all’andamento economico della società emittente. Se si acquista invece un titolo di debito, si rischierà di non essere remunerati solo in caso di dissesto finanziario della società emittente. Inoltre, in caso di fallimento, chi è detentore di titoli di debito potrà partecipare con gli altri creditori alla suddivisione dei proventi.

Società emittenti
Nel caso di investimenti in strumenti finanziari, è anche importante considerare la solidità patrimoniale delle società emittenti e le prospettive economiche, tenendo conto anche dei settori in cui operano. In ogni caso, il rischio specifico di un particolare strumento finanziario può essere eliminato attraverso la diversificazione, cioè suddividendo l’investimento in più strumenti finanziari. È necessario ricordare che esiste comunque anche un rischio di mercato, cioè il rischio di subire perdite a causa delle variazioni dei prezzi o dell’andamento generale del mercato.

Liquidità e valute
Da tenere in considerazione è anche la liquidità di uno strumento finanziario, che consiste nella sua attitudine a trasformarsi in moneta senza perdita di valore. E anche la valuta con la quale uno strumento finanziario è denominato. Occorre quindi tenere presente la volatilità del rapporto di cambio tra la moneta di riferimento e la moneta in cui è espresso l’investimento.

L’investitore deve inoltre valutare la possibilità di rientrare in possesso del proprio denaro e dei valori depositati, che potrebbe essere condizionata da particolari disposizioni. E in questo conta anche la geografia: le operazioni eseguite su mercati aventi sede all’estero potrebbero esporre l’investitore a rischi aggiuntivi. Tali mercati potrebbero essere regolati in modo da offrire ridotte garanzie e protezioni agli investitori: quindi sempre meglio studiare la specifica legislazione del Paese nel quale si investe. All’investitore attento non deve sfuggire nulla.