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Mercati

Guida al rating: cos’è e come funziona

Maggio 2020

Il rating ci aiuta a comprendere lo stato di salute di un’economia o di un’azienda, ma come funziona la valutazione e perché è così importante?

Cos'è il rating

Il rating è il giudizio espresso da un soggetto esterno e indipendente (l’agenzia di rating) in merito alla solvibilità di titoli e imprese. Si tratta quindi di una stima sintetica della capacità di una società di generare le risorse necessarie per fare fronte ai propri debiti ed è talmente importante che le agenzie di rating sono in grado, con i loro outlook, di smuovere i mercati. Vediamo perché.

A cosa serve il rating bancario

Il rating è utilizzato per calcolare il rendimento delle obbligazioni emesse dall’impresa e, quindi, esprime il costo del debito per l’emittente. Per le banche è uno dei fattori che determinano il costo del prestito e le condizioni di rimborso. Per gli investitori è un utile strumento di monitoraggio del valore del proprio investimento nel tempo: la retrocessione di una o più classi da parte di un’agenzia di rating rappresenta un evidente segnale di allerta.

L'emissione del rating

La procedura di attribuzione del rating inizia con l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie della società. Gli analisti verificano sia parametri quantitativi (i bilanci, la redditività, la capacità di produrre risorse e reddito, i flussi di cassa, etc.), sia fattori qualitativi come l’affidabilità, le capacità della direzione e la credibilità dei progetti aziendali. Inoltre, l’agenzia consulta la Centrale dei rischi, monitora i movimenti di denaro e le attività della società e intervista i vertici aziendali.

I parametri vengono poi confrontati con quelli delle altre imprese che operano nello stesso comparto, con le caratteristiche del settore e con l’andamento del mercato. Spesso, inoltre, le agenzie emettono due rating diversi distinguendo tra breve e lungo termine. Una volta stabilito, il rating viene espresso in una scala di valore alfabetica ed è pubblicato sul sito dell’agenzia e sui principali mezzi di informazione finanziaria.

Le scale di valori

Ci sono due approcci per la stima del rating: uno matematico-quantitativo e uno qualitativo. Quest’ultimo, utilizzato dalle principali agenzie mondiali, si basa sull’analisi di un ventaglio di informazioni ampio e non rigidamente strutturato. Le scale di valori variano in base all’agenzia che assegna il giudizio, ma in genere titoli fino a “BBB” sono considerati investimenti relativamente sicuri, mentre le obbligazioni al di sotto di questa soglia vengono chiamate speculative perché presentano maggiori profili di rischio, ma potenzialmente anche di guadagno.

Le tipologie di rating

Il rating sul debito di una società (detto rating di credito) è solo uno dei tipi di rating esistenti. Tra gli altri, i rating di credito internazionale valutano i rischi per l’investitore che trasferisca nella propria valuta i titoli espressi nella moneta di un altro Stato. Ancora, i rating sul debito delle nazioni sono emessi in base alla capacità dimostrata dai vari Stati nel fronteggiare i propri debiti, mentre il cosiddetto “Country ceiling rating” valuta i rischi di investimento in un Paese che potrebbe attuare misure per bloccare le uscite di capitale dai propri confini.

Fonte infografica: Pictet AM Italia